L’arrivo del santo Natale, l’arrivo di un nuovo anno, dovrebbe rappresentare uno dei momenti più felici dell’anno. Ed invece non sempre è così.
Questo a causa della presenza divenuta, nel corso del tempo, assenza dei nostri cari perduti.
C’è chi ha perso giovanissimo il proprio ragazzo. Chi nel giro di pochi anni si è ritrovato senza un padre, un nonno e una nonna. C’è chi piange la morte del proprio figlio. Chi vive senza il proprio marito accanto. C’è chi vive senza il proprio fratello vicino, pronto a sostenerlo. Chi ha perso la propria mamma.
L’avvicinarsi delle feste ci fa fare i conti col passato
Le feste che si avvicinano portano con sé inevitabilmente il ricordo del tempo trascorso.
Inevitabilmente, nel proiettarsi al futuro, si fa il resoconto del passato.
E così, vediamo scorrere nelle nostre menti immagini di cosa abbiamo preso ed appreso, di cosa abbiamo vinto e perso.
Chi abbiamo trovato, o ritrovato, ma soprattutto chi abbiamo perduto.
Feste, celebrazione di gioia e del dono della vita
Solitamente, queste feste sono la celebrazione della gioia, della spensieratezza, del dono della vita.
Eppure, quanti ognuno di noi almeno una volta nella vita ha desiderato che queste feste passassero in fretta?! Per non dover sentire addosso il peso di un proprio lutto in giorno di festa?
Il “primo Natale” senza lei/lui
Quanti hanno dovuto affrontare il “primo Natale” senza lei/lui, senza quella persona cara accanto?
Proprio l’avvicinarsi delle feste ci costringe a vivere questo dolore. Ad elaborare il dolore di una mancanza. Di un legame profondo che si è dissolto. E poi c’è chi deve affrontare “l’ennesimo Natale” senza lei/lui.
Natale e le feste “comandate”
E allora queste feste, in certe circostanze diventano a tutti gli effetti “comandate” e vorresti non doverle festeggiare.
Poi però “scende” tua sorella da Milano.
Tua cugina organizza il solito cenone di vigilia cucinando da sola per una ventina di persone.
Ci sono i cuginetti ed i nipotini e non vedi l’ora di guardare i loro visi tinti di stupore per il regalo che stanno per scartare.
C’è la musica che echeggia nell’aria e tutto sa di festa.
Tutto o quasi. Tutti insieme. O Quasi.
Durante il percorso inevitabilmente si perde qualcosa, si perde qualcuno.
Qualcosa di buono, qualcuno che abbiamo amato con tutto noi stessi.
È dura, ma dobbiamo provare a continuare a sorridere
Ed è dura provare a continuare a sorridere, a scambiarsi gli auguri ed i regali, i brindisi per un 2020 che è alle porte.
Eppure, ci provi. Lo devi fare, per te stesso. Lo devi alle persone che non ci sono più.
Perché è proprio così facendo che doni loro di nuovo vita. È proprio così facendo che doni a te stesso nuova linfa.
Con tutta la forza che abbiamo
Perciò, con tutta la forza che abbiamo dentro, che non sappiamo di avere e che dobbiamo tirare fuori, cerchiamo di trascorre questo Natale e le feste a seguire con tutta la gioia che riusciamo a produrre. Con tutta la gioia che sicuramente andremo a ricevere.
Per cui Buona Natale e Felice anno nuovo. Presenti ed assenti. Qui ed in “ogni dove”.