Non è la prima volta che la stampa estera si occupa della Calabria grazie alle sue bellezze naturalistiche.
La punta dello stivale stavolta ha entusiasmato la giornalista Aryn Baker che ha dedicato un articolo all’interno della famosa rivista americana TIME, definendo la Calabria come uno dei “posti migliori al mondo nel 2022″
Aryn Baker che è corrispondente senior del TIME, si occupa prevalentemente di clima e di ambiente. Attualmente vive a Roma; dopo avere iniziato la sua carriera a Hong Kong nel 2001, è stata in seguito corrispondente in Africa, a Kabul e a Beirut.
Essendo in Italia, è rimasta colpita dalla Calabria per la quale ha espresso una vera e propria devozione, vantando posti e attrazioni.
Riportiamo l’articolo per intero, tradotto in italiano, in modo da essere fruibile a tutti.
Calabria, Italia: i posti migliori al mondo 2022 – Escursione lungo lo stivale
La Calabria è una delle destinazioni più trascurate, sottovalutate e ingiustamente poco valutate a causa di una reputazione che non le rende giustizia.
La compagnia aerea Easy Jet fu obbligata a scusarsi pubblicamente a causa di una campagna pubblicitaria, a dir poco lasciva, che la promuoveva come terra di “attività mafiosa“.
Invece, la provincia d’Italia che si estende verso la punta dello stivale italiano è una terra che ha spiagge dalla bellezza mozzafiato, bellissimi scorci montanari e antichi villaggi in collina, nonché una cucina piccante e unica. Lo scorso anno, un gruppo di temerari, guidati da appassionate guide di hiking, hanno unito i due lembi del territorio attraverso un percorso della durata di tre giorni; partendo dalle spiagge paradisiache di Soverato, sul versante ionico, per arrivare a circa 34 miglia a ovest, nella cittadina del 14^ secolo – Pizzo – che si trova sul mar Tirreno.
Il già citato percorso di Kalabria Coast-to-Coast porta gli appassionati di hiking attraverso uliveti, pascoli in montagna, foreste imperscrutabili. Durante le soste si possono conoscere paesi famosi per il vino o per la ricotta e anche per un insaccato spalmabile chiamato ‘nduja. Il percorso è ben ideato e si può fare in autonomia, ma gli appassionati di hiking dovrebbero essere un po’ allenati. Si paga 5 euro per l’iscrizione che garantisce eventuali aiuti, consigli e anche sostegno morale, il tutto avviene via WhatsApp: attraverso un account business gestito dagli organizzatori. Il loro sito web fa una lista di hotel e di BnB che si possono travare lungo il cammino. I partecipanti ricevono un certificato in cui si attesta il completamento del percorso, una volta arrivati al Castello di Murat di Pizzo. Il miglior modo per festeggiare? Tuffandosi nell’iconico Tartufo di Pizzo, un gelato che è un’altra specialità tutta calabrese.
Annamaria Gnisci ha anche pubblicato: Il New York Times premia lo Zibibbo calabrese