Sembrerà strano, ma nel sud Italia e anche in Calabria nel corso del mese di settembre c’ è chi crede e pratica una tradizione che si tramanda di generazione in generazione fino ad arrivare viva ai giorni nostri. Questo modo di agire antico sembrerà lontano dai giovani 2.0, ma in realtà non poi così distante da tutti noi.
Andiamo a scoprire meglio insieme questo antico modo di vivere.
La tradizione di settembre
Fare il bagno al mare a settembre ha sempre portato con sé tanti ricordi del passato. C’ è proprio chi predilige questo periodo dell’anno per andare al mare perché le spiagge sono meno affollate, il clima più mite, i ritmi scanditi sono decisamente più lenti. Gli anziani calabresi giorno 1 settembre, possibilmente all’alba, si buttano in mare per fare un bagno. Questo gesto si pratica ancora oggi per avere una sorta di protezione dal raffreddore, dal mal di testa, dai malanni in generale nei mesi successivi.
Non per forza si deve fare il bagno completamente, consuetudine vuole che ci si può anche solamente bagnare i piedi e il capo.
ll significato di questo gesto
Questo antico rituale rappresenta se così possiamo dire una sorta di “purificazione”, di passaggio dall’ estate all’ autunno, anche se l’ estate non finisce con l’ inizio di settembre.
Perché fare il bagno il 1° settembre?
Mantenere viva questa tradizione può avere anche al giorno d’oggi un suo perché. Infatti può essere un modo per salutare l’ estate, quasi consumata dal tempo trascorso in compagnia, sotto il sole o al fresco a gustare un gelato. Gli anziani hanno la capacità di dare valore alle cose, a quello che succede, anche allo scorrere inesorabile del tempo e delle stagioni. Immersi nel blu dello Jonio o nelle splendide acque del Tirreno salutiamo il mese di agosto con leggerezza e un pizzico di malinconia.