“Natale con i tuoi”: solo se regioni entrano in zona gialla

Natale 2020
Natale 2020

Natale 2020: un barlume di speranza, o forse una mera illusione per tutte le persone fuori sede che ancora non rinunciano all’idea di trascorrere il Natale in compagnia della propria famiglia, nella propria città di origine.

Tante, tantissime le persone che ogni anno rientrano “alla base” per le feste natalizie. Quest’anno però è diverso. Quest’anno c’è il Covid-19. Molti paesi in Europa e non, sono in lockdown. Molte regioni d’Italia sono in zona arancione e rossa, compresa al momento anche la Calabria. Sarebbe difficile quindi alla base dei dati di oggi ipotizzare una “rimpatriata” ed una riconciliazione con la propria famiglia per il 24 ed il 25 dicembre.

Speranza: “Sarà possibile spostarsi tra le regioni solo se tutte fossero zona gialla”

Una “speranza” o meglio una sorta di chimera, però l’ha “lanciata” il ministro della Salute che rilascia un’intervista nella puntata del 22 novembre, della trasmissione “Che tempo che fa”. Alla domanda di Fabio Fazio su un eventuale allentamento delle misure anti-covid a Natale, il ministro Roberto Speranza risponde così: “Sarà un Natale diverso, più sobrio. In base al modello costruito sarebbe possibile spostarsi tra le regioni solo se tutte fossero zona gialla. Bisogna comunque evitare gli spostamenti non essenziali”.

Speranza inoltre ha lanciato un appello alle persone, invitandole a pianificare le vacanze con il massimo della prudenza.

“È ancora lunga e dura – ha dichiarato il ministro Speranza – le prime dosi di vaccino arriveranno a gennaio… Bisogna ancora resistere. Dobbiamo tenere alto il livello di prudenza e dobbiamo scegliere cos’è fondamentale.”

“In questi mesi – conclude il ministro della Salute – sono l’uomo delle chiusure e delle ordinanze, delle scelte più difficili. Con assoluta onestà, se venissi a dire che sarà un Natale come gli altri direi una cosa non vera e prenderei in giro le persone”.

Questo Natale 2020 rischia di perdere la sua magia intrinseca

Un Natale 2020 dunque che rischia non poco di perdere la magia che questa festività porta immancabilmente con sé. Non c’è la serenità degli altri anni. Non c’è la possibilità di spostarsi liberamente, sia tra un paese e l’altro, sia tra le regioni d’Italia e sia all’interno della stessa regione.

Dunque un Natale pieno di incognite non solo per chi è fuori sede ma anche per chi si trova in zona rossa. Andare a casa di una zia, di un cugino, stare insieme ai propri nipoti, tutti insieme, riuniti per il cenone di Natale, sembra al momento essere una possibilità remota. Almeno se si pensa di festeggiare nel rispetto delle regole. E a meno che non si allentino le misure anti-covid nel periodo natalizio così come sta ipotizzando lo stesso Governo.

Aspettiamo allora l’esito dell’andamento della curva dei contagi del 3 dicembre nel nostro Paese, per cercare di capire come comportarci in base alla nuova classificazione delle regioni con basso, medio ed alto rischio di contagio (zona gialla, arancione e rossa).

Ancora una volta, dunque, siamo preda dei numeri e neppure la magia del Natale sembra riuscire a sfuggire al cruente impatto della scienza e della natura. Questo virus ci sta mettendo a dura prova e una nuova rinascita sembra dover essere posticipata rispetto alla data del 25 dicembre.

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