Sostituire la farina comune a quella fatta con gli insetti. La scelta è rivoluzionaria se pensiamo alla crisi del grano generata dalla guerra tra Russia e Ucraina, ma è anche ecosostenibile e – in questo caso – è italiana al 100%.
L’azienda vicentina Fucibo ha messo sul mercato i primi biscotti made in Italy realizzati con la farina di insetti.
Per chi abbia bisogno di un confronto con la tradizione: si tratta di una rivisitazione innovativa del classico biscotto presente sulle nostre tavole e, a quanto pare, ugualmente molto gustoso e salutare.
La Fucibo non è nuova a questo tipo di commercio in quanto sono già in vendita le chips fatte con la farina di insetti. Si tratta ovviamente di una scelta commerciale perché per il resto del mondo dell’alimentazione l’utilizzo degli insetti nelle diete è già una realtà consolidata. La start up italiana ha pensato quindi di lanciare i dolci con larve di Tenebrio Molitor essiccate in polvere.
Gli altri ingredienti dei biscotti sono: farina di mais, zucchero, burro, uova, sale, carbonato d’ammonio (E503 (ii)), estratto di vaniglia, succo di limone naturale. La Tenebrio Molitor è la larva gialla della farina, un scarafaggio nero lungo un paio di centimetri che una volta essiccato viene ridotto in polvere.
Oltre alla versione classica, per i più golosi i biscotti hanno anche un altro formato al cacao.
Tanti nutrizionisti sostengono che gli insetti costituiranno una componente fondamentale per l’alimentazione futura. Se in Italia si stanno muovendo i primi passi in questa direzione, la rivoluzione alimentare è già iniziata in altre parti del pianeta.
La Fucibo spiega la scelta ecosostenibile in questo settore in crescita in quanto gli insetti sono una fonte di proteine e necessitano di poco spazio e di poca acqua. Inoltre, costituiscono un elemento del sistema di economia circolare: trasformano gli scarti alimentari in proteine complete come ferro, zinco, calcio, fibre e omega3. Tutto ciò, considerando la continua richiesta di alimenti proteici che il mercato richiede.
Un chilo di materia prima ricavata dagli insetti ha molte più proteine di un chilo di carne. (FAO)
Le larve si moltiplicano rapidamente. Una femmina può produrre da 275 a 600 uova, 30-40 al giorno, che si schiudono dopo circa 10-14 giorni e il loro ciclo vitale comporta l’emissione di pochissimi gas serra.
Attualmente l’azienda veneta è l’unica in Italia a produrre questo genere di alimenti. Vista la domanda del mercato presto sarà in commercio anche la pasta fatta con la farina degli insetti.
Nonostante le proiezioni incoraggianti per sviluppare questo settore, in Europa non siamo totalmente pronti ad adottare questi nuovi ingredienti, c’è un po’ di resistenza determinata da fattori soprattutto culturali che generano diffidenza.
La FAO incoraggia a preferire l’alimentazione degli insetti
Nel 2013 la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per il Cibo e l’Agricoltura) ha pubblicato un documento dove viene specificato come gli insetti possano diventare un alimento fondamentale nei prossimi anni a venire. Inoltre, presentano meno rischi di trasmettere zoonosi all’uomo.
Le farine di insetti sono già autorizzate all’utilizzo nell’Unione Europea. Infatti, l’Unione Europea si è già dichiarata favorevole al consumo di insetti come alimento attraverso l’EFSA cioè l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.
“La popolazione mondiale è in aumento, abbiamo bisogno di trovare velocemente fonti di proteine alternative che la possano soddisfare e che siano sostenibili per l’ambiente.” (Fucibo)
Se da un lato c’è la ricerca e la sperimentazione industriale, dall’altro ci sono sempre più chef e food blogger che si stanno interessando al tema dell’alimentazione a base di insetti.
Una rivoluzione che è praticamente dietro l’angolo.
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