“Seguici: per un impegno responsabile nella giustizia di Comunità” è il titolo del nuovo Progetto. Scadenza iscrizione al bando 10 ottobre 2019
Il Dirigente dell’U.i.e.p.e di Catanzaro, il Dottor Molinari Emilio ha affermato che è:” propenso a quest’esperienza in ufficio, poiché ventata di forze giovani ed entusiaste”.
La Dottoressa Maria Letizia Polistena, che opera all’interno dell’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Catanzaro, con la funzione (tra le altre) di Formatore nel Progetto, ha reso noto l’avvio del nuovo Progetto di Servizio Civile, il cui bando per partecipare scade il 10 ottobre 2019.
La Dottoressa Maria Letizia Polistena sottolinea l’importanza dell’aspetto della formazione rivolta ai volontari che entreranno a far parte del progetto e sottolinea anche l’importanza della figura dell’Operatore Locale del Progetto (OLP), figura-guida per i giovani volontari che intenderanno prestare servizio presso l’Ufficio U.ie.p.e. di Catanzaro. La figura chiave dell’OLP è affidata alla persona della Dottoressa Domenica Di Giovanni.
Ma facciamo qualche premessa sul Servizio Civile Nazionale e sulle sue finalità, prima di passare nello specifico al progetto dell’ufficio U.I.E.P.E. di Catanzaro.
L’importanza e l’obiettivo del Servizio Civile Nazionale
Il Servizio Civile Nazionale opera nel rispetto dei principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e dell’utilità sociale nei servizi resi, anche a vantaggio di un potenziamento dell’occupazione giovanile.
L’obiettivo è di concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari; favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale; promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero.
L’esperienza di Servizio Civile deve poter rappresentare inoltre un’occasione di apprendimento e di acquisizione di conoscenze specifiche per i giovani che intendono aderire.
Come è noto, infatti l’art.1 della legge 64 del 2001 espressamente prevede quale specifica finalità del Servizio Civile l’aspetto formativo per i giovani.
La formazione dei giovani che hanno scelto di partecipare a progetti di Servizio Civile, è attuata dagli Enti presso i quali si svolge il servizio stesso. La formazione viene suddivisa in due fasi. La prima (formazione generale) consiste in una presentazione del Servizio Civile e dei principi che ne sono alla base, principi che devono accompagnare il ragazzo durante l’intero servizio. La seconda fase (formazione specifica) entra nello specifico degli argomenti trattati dal progetto definendo e fornendo informazioni, metodi e supporti per lo svolgimento delle attività del servizio.
Il Progetto di Servizio Civile all’interno dell’U.i.e.p.e. di Catanzaro
“Seguici: per un impegno responsabile nella giustizia di Comunità” non è solo un titolo, ma un insieme di finalità che l’Ufficio U.i.e.p.e. di Catanzaro si propone di portare a termine di fine progetto di Servizio Civile. In particolare, le finalità sono quelle di: rafforzare le connessioni esistenti fra il mondo dell’esecuzione penale esterna e la società civile; consolidare e sistematizzare la rete delle collaborazioni; curare il processo di reinserimento della persona, superando le difficoltà che hanno determinato il reato.
Chi può candidarsi al Progetto di Servizio Civile proposto dall’U.i.e.p.e.
I ragazzi che vorranno candidarsi al Progetto, come volontari di Servizio Civile, all’interno dell’Ufficio U.i.e.p.e. di Catanzaro, dovranno rientrare in determinati requisiti quali: età compresa tra i 18 e i 28 anni; essere cittadini italiani, di altri paesi dell’Unione Europea o extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia; non avere riportato condanne; non aver già prestato servizio civile; non appartenere a corpi militari o forze di polizia.
La durata del Progetto di Servizio Civile, le ore di servizio richieste e il rimborso previsto
Il Servizio Civile dura 12 mesi per un totale di 1145 ore. Durante l’anno di servizio, è previsto un numero minimo di ore di formazione. Il volontario riceverà un rimborso mensile di 439,50 euro.
Obiettivi e funzioni degli UEPE
La Direzione generale per L’Esecuzione penale esterna e di messa alla prova provvede all’organizzazione ed al coordinamento degli uffici territoriali per l’esecuzione penale esterna (UEPE). In particolare ha tra gli scopi quelli di: monitorare le attività degli uffici di esecuzione penale esterna; tenere rapporti con gli enti locali e le organizzazioni di volontariato per l’attività trattamentale e per la stipula di convenzioni per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità; attuare ed eseguire i provvedimenti della magistratura di sorveglianza, ordinaria ed onoraria; organizzare i servizi per l’esecuzione delle pene non detentive e delle misure alternative alla detenzione o sanzioni di comunità; organizzare e coordinare le attività degli Uffici dell’esecuzione penale esterna negli istituti penitenziari.
Gli Uffici Interdistrettuali di esecuzione penale esterna (UIEPE) hanno funzioni di raccordo tra il Dipartimento e gli uffici distrettuali e locali, verso i quali svolgono funzioni di indirizzo, coordinamento e verifica al fine di garantire sul territorio la migliore gestione delle misure e sanzioni penali di comunità.
Perché è importante partecipare al progetto di Servizio Civile all’interno degli Uffici UEPE
È importante aderire al Progetto di Servizio Civile all’interno degli uffici UEPE perché i giovani avranno la possibilità di accedere, ad una realtà altrimenti difficile da accedervi, che si colloca all’interno di un’istituzione importante come quella del Ministero della Giustizia. Concetti come quelli di Misure Alternative alla Pena, di Messa alla Prova, principi come quelli della funzione riabilitativa e rieducativa della pena, elementi come quelli di Giustizia Riparativa e di lavori di Pubblica Utilità, entreranno nel vocabolario e nel bagaglio professionale di giovanissimi che potranno fare tesoro di un’esperienza unica ed irripetibile. Questo progetto è consigliato per chi ha la passione di fare del bene per la propria comunità di riferimento, per chi crede nel valore della giustizia, per chi sa astenersi da pregiudizi e per chi ha la volontà di aprirsi ed operare a favore di quelle persone che hanno commesso degli errori e dei danni nei confronti della comunità dalla quale provengono, con l’obiettivo di reintegrare le stesse all’interno della società, ripagando così il loro “debito” nei confronti della giustizia e delle persone offese.