Il Castello ducale di Corigliano Rossano (CS) ha ospitato la presentazione ufficiale di “Co.Ro. For In.” – Corigliano Rossano For Inclusion. Si tratta di un progetto già in fase di realizzazione, parte di un intervento di più ampio respiro destinato alle piane di Gioia Tauro e Sibari, approvato dalla Regione Calabria a valere sul progetto “Su.Pr.Eme. Italia” – Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle cinque regioni meno sviluppate”, finanziato con i fondi Amif della Commissione Europea.
La pluralità di voci presenti al convegno, moderate da Valerio Paduano di Promidea, partner di progetto, ha consentito di delineare un quadro ampio delle diverse emergenze legate all’immigrazione, dei bisogni conseguenti, degli attori impegnati nel loro contrasto, dei metodi e degli approcci che caratterizzano, o dovrebbero caratterizzare, gli interventi nei vari ambiti.
Dopo i saluti dell’assessore comunale Alessia Alboresi, che ha auspicato procedure più rapide e meno burocratizzate, i lavori sono stati aperti da Giovanni Manoccio, presidente dell’associazione Don Vincenzo Matrangolo, partner di Co.Ro. For In; con lui Fouad El Gorch, operatore sociale dell’associazione Tendiamo le mani.
Entrambi hanno sottolineato l’importanza delle azioni previste per l’intero territorio della piana di Sibari. El Gorch, in particolare, ha evidenziato la necessità di creare un clima di fiducia, in fase di profilazione dei cittadini immigrati, tra questi ultimi, beneficiari finali, e le diverse figure professionali (tutor, facilitatori e orientatori).
Le relazioni tecniche hanno poi affrontato il complesso delle problematiche legate alle situazioni di sfruttamento e marginalità degli stranieri, attraverso un percorso dal generale al particolare.
Giuseppe Lavia, segretario generale della UST Cisl Cosenza, ha posto l’accento sulla necessità di costruire una rete virtuosa tra associazioni del terzo settore, rappresentanze dei lavoratori e imprese. Per Lavia, progetti come Co.Ro. For In. andrebbero strutturati, resi sostenibili e duraturi nel tempo, anche con la piena applicazione della legge Martina, rimasta finora parzialmente inattuata.
A seguire, l’intervento di Renato Scordamaglia, regional project manager per la Calabria, in rappresentanza del consorzio Nova onlus, partner di supporto alle cinque regioni meridionali interessate da Su.Pr.Eme. Scordamaglia ha illustrato lo stato di attuazione a livello regionale dell’intero progetto, descrivendo quanto finora realizzato sui territori dei comuni di Cassano allo Ionio (CS) e Taurianova (RC).
Anche per il manager di Nova è indispensabile che – al di là delle singole azioni – si possa contare su una rete che, nel rispetto di ambiti e competenze di ciascuno, tenga insieme tutto affinché i diversi sistemi possano dialogare tra loro e arginare le disfunzioni che ad esempio derivano dal funzionamento non ottimale del centri per l’impiego o dalla mancata attuazione della legge 328 sul welfare.
Ultimo tra i tecnici a intervenire è stato il direttore di Co.Ro. For In. e vicepresidente di Promidea, Pietro Caroleo. A lui il compito di illustrare le quattro linee di intervento che caratterizzano il progetto: erogazione di incentivi per sostenere i costi dell’abitare; miglioramento delle condizioni igienico sanitarie degli insediamenti informali; servizi a supporto della mobilità connessa al lavoro, con interventi legati alla mobilità a domanda individuale e collettiva; interventi integrati di assistenza, trattamento e riabilitazione a tutela della salute degli stranieri in condizioni di vulnerabilità.
Tutte le linee di intervento sono in corso di attuazione, sia dal punto di vista degli iter burocratici, sia da quello della concreta attuazione dei servizi. Il convegno di Corigliano Rossano si è chiuso con la proiezione del video “Nutriamo la speranza di un mondo migliore”, strumento multimediale di comunicazione all’esterno del progetto Co.Ro. For In.