La storia di Zia Rosaria, l’infermiera di 102 anni “ultima stella” del ’43

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Il coraggio di un’infermiera durante i bombardamenti di Catanzaro del 1943

Il 27 agosto 1943, gli anglo-americani sganciarono bombe sulla città di Catanzaro, causando morte e distruzione. Tra le tante storie di eroismo e coraggio che si susseguirono in quei giorni, c’è quella di Rosaria Veraldi, infermiera che lavorava all’Ospedale Civile di Catanzaro. In occasione del 78º anniversario dei bombardamenti, vuole ricordare questa donna speciale, nata a Soveria Simeri nel 1911 e deceduta nel 2013 all’età di 102 anni.

Come raccontato dallo storico Nando Castagna, il bombardamento del 27 agosto 1943 colpì anche l’Ospedale Civile di Catanzaro, che era già pieno di ammalati e feriti. In quel frangente di terrore, Rosaria Veraldi decise di rimanere al suo posto per assistere i suoi pazienti, nonostante il pericolo imminente. Quando la bomba cadde nei locali della cucina dell’Ospedale senza esplodere, fu necessario sfollare l’ospedale e trasferire i pazienti in un luogo sicuro.

La prefettura di Catanzaro e le autorità militari dell’epoca optarono per la Scuola Media di Petronà, un paese arroccato sulle pendici della Sila, a 900 metri sul livello del mare. Qui, Rosaria e altri infermieri si occuparono dei pazienti con dedizione e professionalità, nonostante le difficoltà e le carenze di materiale sanitario e di viveri.

La bomba inesplosa fu disinnescata dagli artificieri militari presenti in città, consentendo il ripristino dell’ospedale civile. L’anno successivo, Rosaria Veraldi tornò a lavorare all’Ospedale Civile di Catanzaro, completando la sua carriera all’Ospedale Pugliese.

La Commissione Pari Opportunità di Catanzaro intende esprimere la sua gratitudine a Rosaria Veraldi e a tutti i sanitari, i militari e la popolazione civile che hanno vissuto momenti così drammatici della storia della città, rischiando la vita pur di compiere il proprio dovere. L’esempio di umanità e professionalità di Rosaria Veraldi è un’eredità preziosa che deve essere tramandata alle future generazioni, per ricordare sempre il valore della dedizione al servizio del prossimo.

La storia di Rosaria Veraldi è solo una delle tante testimonianze di coraggio e solidarietà che caratterizzano la città di Catanzaro e la sua gente. Non dobbiamo mai dimenticare il sacrificio di coloro che hanno lottato per la nostra libertà e per la pace nel mondo, e dobbiamo impegnarci ogni giorno per costruire un futuro migliore, basato sulla solidarietà, la tolleranza e la pace.