Thanksgiving anche conosciuto come “Gioeno del Ringraziamento”. Quanti ne hanno sentito parlare?
Sicuramente, tanti sapranno che il quarto giovedì del mese di novembre tutte le famiglie americane si riuniscono nelle case per celebrare il Giorno del Ringraziamento.
In questa occasione si prepara un dinner in cui si servono il famoso tacchino ripieno e altre pietanze a base di verdure tipo patate, zucca e fagiolini; ma anche il buonissimo dolce per antonomasia chiamato Pumpkin Pie, la torta di zucca.
Durante il pranzo, i commensali, a turno, esternano un motivo per cui essere grati agli altri ospiti, amici e parenti presenti nel giorno più importante per le famiglie americane.
Ma è anche tradizione essere presenti alla famosa parata di Macy’s a New York.
È una festa molto sentita che riunisce parenti e amici che vivono anche lontano e che celebra un giorno speciale in famiglia prima del Natale e del famoso Black Friday. Dal traffico sostenuto con colonne di auto in fila sulle autostrade, il mercoledì sera, a fine lavoro, il giovedì le città diventano al contrario silenziose e con pochi i negozi aperti. Tutti sono chiusi dentro case, ospiti di qualcuno, impegnati in un lungo e sontuoso pranzo.
Storia ufficiale a parte legata ai Padri Pellegrini, ci sono delle curiosità riguardo questa festività che ormai ha oltrepassato i confini statunitensi arrivando un po’ ovunque nel mondo.
Il primo Thanksgiving venne celebrato nel 1621. Vi parteciparono i famosi Padri Pellegrini e 90 indiani Wampanoang e durò tre giorni interi! Molti studiosi credono che furono presenti solo cinque donne al primo giorno del Ringraziamento. Purtroppo, molte di loro non sopravvissero alla durissima vita, una volta sbarcate negli attuali attuali Stati Uniti.
Il Giorno del Ringraziamento diventò festività solo duecento anni più tardi. Sarah Josepha Hale, autrice di Mary Had a Little Lamb, convinse finalmente il Presidente Lincoln a riconoscerla festa nazionale, dopo essersi fatta promotrice dell’iniziativa per ben 17 anni! Il Presidente decise di far celebrare il Giorno del Ringraziamento il quarto giovedì del mese di novembre. Successivamente, il Presidente Roosevelt la rese anche “shopping season” per cercare di aiutare il Paese a uscire dalla depressione, quello che noi conosciamo come Black Friday, cioè venerdi nero che, in gergo commerciale, significa guadagno.
Il sontuoso pranzo offerto al Thanksgiving ha diverse portate, differenti da famiglia a famiglia e possono variare da Stato a Stato.
C’è però un ospite fisso sulle tavole in tutta America ed è il tacchino ripieno.
La ricetta del tacchino ripieno non è particolarmente difficile. Ogni famiglia possiede una propria tradizione e ricetta e gli ingredienti cambiano in base allo Stato e alla reperibilità dei prodotti.
Di seguito, vi illustro quella che io ho imparato nel New England, per il ripieno e la salsa di accompagnamento (gravy). Le unità di misura sono americane, basta convertirle, ovviamente, oppure usare i dosatori ormai facilmente reperibili in commercio.
La ricetta del tacchino ripieno del Thanksgiving nel New England
INGREDIENTI.
Un tacchino intero pulito
- Per la spennellatura esterna del tacchino:
10 cucchiai di burro, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di salvia, 1 cucchiaio di timo, 1/2 cucchiaino di cannella, sale e pepe.
- Per il ripieno del tacchino:
12/14 tazze di pane rustico tagliato a dadini, 1/4 di tazza di olio di oliva, 7 cucchiai di burro, 1 aglio, 2 cipolle tagliate a dadini, 1 cuore di sedano tagliato a dadini, 4 mele Smith sbucciate e tagliate a pezzi piccoli, 1 tazza di castagne arrostite, 3/4 di tazza di mirtilli rossi, salvia, timo, sale e pepe, 2 uova, brodo di pollo o tacchino.
- Per la salsa di accompagnamento del tacchino:
1 cipolla piccola tagliata finemente, 1 gambo di sedano tagliato finemente, 2 cucchiai di olio di oliva, 2 tazze di brodo di pollo, 1/2 tazza di sidro di mele, 1/2 tazza di farina, 1 cucchiaino di aceto di mele, sale e pepe.
PREPARAZIONE.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
In una teglia mettere il collo del tacchino, la coda e le interiora (escluso il fegato) con cipolla, sedano e olio. Porre la teglia in forno per 40 minuti fin quando non risulta arrostito. Mettere il tutto in una casseruola, aggiungere del brodo di pollo e lasciare ridurre per un’ora/un’ora e mezza. Alla fine si avrà il brodo per preparare la salsa di condimento.
In una teglia mettere il pane, l’aglio e l’olio e farlo dorare in forno per circa 10 minuti. Trasferire il tutto in una terrina. A parte mettere in una casseruola il burro, le cipolle, il sedano e cucinare per circa 15 minuti. Aggiungere il tutto al composto del pane. In un’altra casseruola sciogliere il burro, aggiungere le mele e cucinare per altri 10 minuti. Aggiungere il tutto al composto precedente. In ultimo aggiungere le castagne, i mirtilli, il prezzemolo, la salvia, il timo, sale e pepe e cucinare per altri 10 minuti. A parte, sbattere le uova e incorporare il brodo di pollo. Aggiungere al composto del pane e altri ingredienti per ottenere un ripieno abbastanza morbido.
Riempire il tacchino con il composto preparato, spennellarlo con gli ingredienti sopraindicati miscelati fra loro e infornare per circa tre ore.
Per preparare la salsa, usare il succo del tacchino arrostito. Metterlo in una casseruola con il brodo ricavato dal collo più il sidro. Cucinare per qualche minuto e aggiungere il burro. Incorporare la farina e il brodo, continuando a girare e alla fine aggiungere l’aceto. Regolare di sale e pepe a piacere. La salsa dovrà risultare liscia e morbida. Servire calda insieme al tacchino e al ripieno.
Un ringraziamento lungo secoli
Gli studiosi asseriscono che all’epoca del primo Thanksgiving non fu servito alcun tacchino. Invece erano presenti: oche, ostriche, aragoste, cervi e anatre. Probabilmente fu servita la zucca, ma non la famosa torta di zucca e neanche il leggendario tacchino riempito di anatra. Non vennero usate forchette perché queste furono introdotte solo nel 18simo secolo.
Il primo show televisivo di cucina nacque proprio grazie al tacchino ripieno. Infatti, nel 1953, Swanson preparò proprio il tacchino ripieno in quanto un negoziante gliene regalò uno enorme e gli consigliò di cucinarlo al forno con le patate.
Ogni anno un tacchino viene “perdonato” dal Presidente degli Stati Uniti e perciò “graziato” dall’essere mangiato durante il Dinner di Thanksgiving.
Come diceva George Bernard Shaw: “Non c’è amore più sincero di quello del cibo“.
Perciò, a tutti gli americani, oggi la redazione di Calabria Magnifica augura Happy Thanksgiving! Però, dopo tante ore passate tra i fornelli, probabilmente chi ringrazierà di più sarà chi non ha cucinato e ha invece mangiato senza guardare la bilancia!