Camilla Canepa, morta nel giugno 2021 dopo essere stata vaccinata con Astrazeneca, l’autopsia rivela l’assenza di patologie pregresse e farmaci assunti, attribuendo il decesso a un effetto avverso del vaccino anti-COVID
GENOVA, 8 MAR 2024 – La tragica vicenda di Camilla Canepa, la giovane studentessa di 18 anni deceduta nel giugno 2021 all’ospedale San Martino di Genova dopo essere stata vaccinata con Astrazeneca durante un open day per il COVID, continua a tenere banco. Cinque individui sono stati ufficialmente indagati nell’ambito delle indagini condotte dalla procura, che ha recentemente emesso l’avviso di conclusione indagine.
Nei prossimi 20 giorni, i medici coinvolti avranno la possibilità di chiedere di essere interrogati, aprendo così la fase successiva di questo complesso processo investigativo. L’inchiesta ha suscitato preoccupazione e interrogativi sulle circostanze che hanno portato alla tragica morte di Camilla, la quale, secondo i risultati dell’autopsia, “non presentava alcuna patologia pregressa e non aveva assunto alcun farmaco”.
La causa del decesso è stata ricondotta “ragionevolmente a un effetto avverso derivante dalla somministrazione del vaccino anti-COVID”. Questa conclusione, proveniente dalla perizia post-mortem, aggiunge ulteriori elementi al dibattito in corso sulla sicurezza dei vaccini, in particolare riguardo a quelli basati sulla tecnologia Astrazeneca.
La procura, nel suo avviso di conclusione indagine, ha sottolineato l’importanza di approfondire gli elementi raccolti per comprendere appieno le dinamiche che hanno portato alla tragedia di Camilla Canepa. La società è in attesa dei prossimi sviluppi, mentre cresce l’attenzione sulla necessità di garantire la massima sicurezza nelle campagne vaccinali, bilanciando attentamente i benefici della vaccinazione con la gestione degli eventuali rischi associati.
LEGGI ANCHE: Disturbi Post-Vaccino: inchiesta giudiziaria a Castrovillari