2024: l’anno più caldo mai registrato

Caldo in Calabria
Caldo in Calabria

2024: l’anno più caldo mai registrato dal 1850, con temperature globali che superano di oltre 1.5°C i livelli preindustriali e record infranti in ogni stagione

Il 2024 è stato ufficialmente l’anno più caldo mai registrato, secondo i dati diffusi dal Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus. La temperatura media globale ha superato di 1.5°C i livelli preindustriali, segnando un punto critico nella crisi climatica globale. Questo record senza precedenti è attribuibile principalmente al cambiamento climatico indotto dall’uomo, sebbene fenomeni naturali come El Niño abbiano contribuito a intensificare le temperature straordinarie registrate nell’anno.

I dati confermano che il 2024 ha stabilito nuovi picchi nelle temperature globali, con una media di 15.10°C, ovvero 0.72°C superiore alla media del periodo 1991-2020. Rispetto al 2023, finora l’anno più caldo, il 2024 ha registrato un ulteriore aumento di 0.12°C, portando il superamento del livello preindustriale a 1.60°C. Questo lo rende il primo anno solare a infrangere costantemente il limite simbolico di 1.5°C per quasi tutti i mesi dell’anno.

Luglio 2024 ha visto un nuovo record giornaliero, con la temperatura media globale che ha toccato 17.16°C il 22 del mese. Inoltre, ogni mese da gennaio a giugno è stato il più caldo mai registrato per quel periodo dell’anno, mentre i mesi successivi, ad eccezione di agosto, sono stati il secondo più caldo della storia. Agosto 2024, tuttavia, ha eguagliato agosto 2023 come il più caldo mai registrato.

Anche l’Europa ha vissuto un anno eccezionalmente caldo. La primavera (marzo-maggio) e l’estate (giugno-agosto) del 2024 sono state le più calde mai registrate nel continente, con temperature rispettivamente superiori di 1.50°C e 1.54°C alla media stagionale del periodo 1991-2020. Complessivamente, l’anno si è concluso con una temperatura media europea di 10.69°C, superando di 1.47°C la media di riferimento e di 0.28°C il precedente record del 2020.

Questi dati evidenziano ancora una volta l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico. Gli effetti del riscaldamento globale, alimentati dalle emissioni di gas serra, stanno spingendo il pianeta verso condizioni climatiche sempre più estreme. Sebbene fenomeni come El Niño abbiano amplificato il calore nel 2024, la causa principale rimane il crescente impatto umano sull’ambiente.

Con il superamento della soglia critica di 1.5°C, considerata dagli scienziati come il limite massimo per evitare conseguenze catastrofiche, il 2024 rappresenta un campanello d’allarme globale. Azioni decisive per ridurre le emissioni e contenere il riscaldamento globale sono ormai indispensabili per il futuro del pianeta.

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