Gli agenti della Polizia di Stato hanno fermato un 23enne che, mostrando segni di nervosismo, è stato perquisito e trovato in possesso di droga nascosta nella biancheria intima e di 800 euro in contanti
LAMEZIA TERME (CZ), 29 GEN 2025 – Proseguono senza sosta i controlli delle forze dell’ordine nel centro cittadino, nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità. Nel pomeriggio del 24 gennaio, durante un pattugliamento in Corso Nicotera, gli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia, hanno arrestato un giovane di origini marocchine, L.Z., 23 anni, trovato in possesso di oltre mezzo chilo di droga.
L’operazione è scattata quando i poliziotti hanno notato due giovani a piedi che, alla vista della Volante, hanno accelerato il passo in modo sospetto. Fermati per un controllo, uno dei due, L.Z., ha mostrato evidenti segni di nervosismo, spingendo gli agenti ad approfondire l’ispezione. Durante la perquisizione, gli operatori hanno rinvenuto cinque panetti di hashish, per un peso complessivo di oltre 500 grammi, occultati nella biancheria intima del ragazzo. Inoltre, nelle tasche dei suoi pantaloni è stata trovata una somma di circa 800 euro, suddivisa in banconote di diverso taglio, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.
A seguito del ritrovamento, gli agenti hanno esteso i controlli all’abitazione di L.Z., ma la perquisizione ha dato esito negativo. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti, è stato quindi arrestato in flagranza di reato per detenzione di droga a fini di spaccio. Il ragazzo che era con lui è stato invece ritenuto estraneo ai fatti.
Dopo gli accertamenti di rito, l’Autorità Giudiziaria ha disposto per L.Z. gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Il 27 gennaio, il GIP del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato l’arresto e applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana al Commissariato di Polizia.
Si ricorda che l’indagato è da ritenersi innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
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