L’uomo accusato di commettere un brutale episodio di maltrattamenti, aggressioni con coltello e bastone, furto e lesioni gravi nei confronti della compagna e del padre di lei
Nell’ambito di un intervento tempestivo, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato in flagranza un 34enne reggino con pregressi penali. L’uomo è stato ritenuto responsabile dei gravi reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali aggravate ai danni della sua compagna e del padre di lei.
Il provvedimento è scaturito da una segnalazione pervenuta attraverso la linea di emergenza 113, che ha permesso alle Volanti di raggiungere l’abitazione della vittima, una donna di 31 anni accompagnata dal genitore. La giovane ha raccontato agli agenti di essere stata minacciata con un grosso coltello da cucina dal suo compagno, il 34enne reggino, in presenza di uno dei suoi quattro figli minori. Il violento episodio si è consumato anche con il furto del telefono cellulare della donna.
Sfruttando un momento di assenza dell’aggressore, la vittima è fuggita dalla propria abitazione insieme ai quattro bambini, cercando rifugio presso la zia in una vicina residenza. Successivamente, è stata raggiunta in strada dal padre. Il compagno della donna ha tentato di attaccarla con un bastone al loro incontro. Il tempestivo intervento del padre ha impedito l’aggressione, ma a costo di subire tre violenti colpi di testa da parte del malvivente, che lo hanno fatto cadere a terra.
Alla luce delle dichiarazioni della vittima, il personale delle volanti ha immediatamente avviato la ricerca dell’aggressore, individuandolo nella sua abitazione. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti il bastone e il coltello utilizzati nell’aggressione, insieme a 24 cartucce di fucile di vario calibro.
Entrambe le vittime hanno formalmente denunciato l’accaduto. Il padre della donna è stato trasportato presso il locale nosocomio, dove è stato curato per una frattura al setto nasale, con una prognosi di circa un mese.
Il 34enne reggino è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia commessi in presenza di minori e lesioni personali aggravate. L’autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e ha disposto la traduzione presso la locale Casa Circondariale di Arghillà.
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