Dopo atroci maltrattamenti, il 40enne si barrica in casa lanciando oggetti dalla finestra, accusato anche per resistenza a pubblico ufficiale
CORIGLIANO ROSSANO (CS), 15 MAG 2024 – Nella scorsa notte, un intervento congiunto dei Carabinieri della Stazione di Cariati e del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, sotto il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, ha portato all’arresto di un individuo di 40 anni, di nazionalità brasiliana, gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Tutto è cominciato con una chiamata di emergenza al 112, nella quale la moglie dell’uomo arrestato ha segnalato di essere stata vittima di violenze domestiche e costretta a fuggire dalla propria abitazione insieme ai loro tre figli minorenni. Anche la madre della donna ha subito ferite lievi, sul posto, i primi soccorritori hanno garantito assistenza alle donne e ai bambini, costretti a cercare rifugio per strada, mentre l’uomo, in preda a un accesso di follia, ha iniziato a gettare oggetti dal balcone del secondo piano.
Questa situazione di tensione ha rappresentato un serio pericolo per la sicurezza pubblica, considerando il potenziale rischio che l’uomo barricato potesse compiere azioni ancora più pericolose. Di conseguenza, gli operatori presenti hanno deciso di intervenire prontamente, anche per prevenire il rischio di autolesionismo da parte dell’arrestato.
L’irruzione nella residenza è avvenuta con l’impiego di taser, armi non letali progettate per neutralizzare individui violenti senza arrecare danni fisici permanenti. Dopo l’arresto, il sospettato è stato valutato dai medici del 118, intervenuti in previsione dell’utilizzo delle suddette armi.
Una volta ripristinate le condizioni di sicurezza, le forze dell’ordine hanno proceduto alla raccolta di prove relative ai reati contestati. Sulla base di prove gravi e concordanti, il 40enne brasiliano è stato arrestato in flagranza per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale, e trasferito in custodia presso il carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
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