Anche quest’anno l’Unione Sindacale di Base di Catanzaro ha risposto all’appello di Non Una Di Meno con la proclamazione dello sciopero generale di 24 ore per l’8 marzo, perché la lotta contro ogni discriminazione di genere e ogni forma di violenza maschile sulle donne è parte sostanziale della lotta complessiva del nostro Sindacato.
Saranno più di 70 i paesi in cui le donne incroceranno le braccia astenendosi da qualsiasi attività produttiva e riproduttiva, formale o informale, retribuita o gratuita. Lo sciopero coinvolgerà le lavoratrici a tempo indeterminato, le partite Iva, le precarie, le lavoratrici in nero, il lavoro di cura e domestico, le stagiste e le lavoratrici senza contratto, le disoccupate e le studentesse.
In tutte le città d’Italia ci saranno azioni, picchetti, piazze tematiche, presidi durante la mattina e cortei pomeridiani, nonostante il diritto di sciopero – già duramente sotto attacco in questo paese.
Uno sciopero contro la violenza maschile sulle donne, contro la mancanza di finanziamenti e riconoscimento dei Centri Antiviolenza, contro la chiusura degli spazi delle donne, contro l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici; per il diritto ad un welfare universale, al reddito di autodeterminazione, alla casa, al lavoro, alla parità salariale, all’educazione scolastica, a misure di sostegno per la fuoriuscita dalla violenza.
Ma quello che oggi vogliamo sottolineare con il comunicato a cui ci rivolgiamo a quelle donne invisibili che dentro le quattro mura della casa subiscono violenze di ogni natura fisiche e piscologiche, con attacchi verbali da parte di uomini immaturi, a quelle donne che quando sentono aprire la porta di casa cominciano ad avere tachicardia… a quelle donne che nei posti di lavoro non riescono a esprimere la propria femminilità la propria professionalità perché devono sottostare alle angherie del “capò” …
“La condizione femminile è un bene che ognuno di noi si deve impegnare a migliorare e sostenere”.
la USB di Catanzaro lo fa da anni a Catanzaro, e darà modo a molte donne che frequentano le nostre sedi, a quelle che aderiscono alle nostre battaglie per richiamare l’attenzione sulla condizione femminile nella vita di tutti i giorni – di conoscere e incontrare una realtà preziosa del nostro territorio fatta di valorizzazione della PERSONA, al centro di tutte le nostre attività quotidiane, e non finiremo mai di ringraziarle fin da ora per tutta la sensibilità che dimostrano ogni giorno al lavoro e nei nuclei famigliari.
L’8 marzo vogliamo celebrare una festa che dura tutti i giorni dell’anno per valorizzazione quella figura materna vittima di abusi perpetrati anche e soprattutto all’interno delle mura domestiche, ed elevare il loro urlo di sdegno contro tali barbarie dicendo: basta con la violenza sulle donne! Perché la violenza sulle donne non è un problema solo femminile, riguarda tutti, e per questo è necessario riflettere insieme su questa piaga, spesso taciuta, ma molto diffusa, in Italia. Grazie alle tante giusy..carmen..anonime
Antonio Jiritano