Gioia Tauro, la città calabrese situata sulla costa del Mar Tirreno, si è unita in una manifestazione contro la criminalità organizzata. La manifestazione è stata organizzata dal Comune dopo l’operazione antimafia Hybris, che ha colpito le cosche Piromalli e Molè attive nell’area della Piana. La piazza della città è stata riempita da cittadini, sindaci, scuole, don Luigi Ciotti fondatore dell’associazione Libera, e la vicepresidente della giunta regionale, Giusy Princi, che hanno voluto osare al corteo un rilievo che va oltre la città del porto.
Il corteo è partito da piazza Duomo e si è snodato lungo le strade della città per poi ritornare nella piazza di partenza, dove rappresentanti istituzionali e studenti delle scuole locali si sono alternati per dei brevi interventi. Il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, ha lanciato un appello accorato alla città, al popolo della Piana, della provincia reggina e della Calabria tutta, invitando tutti a essere uniti, convinti, fiduciosi e liberi contro la mafia.
La mafia, nelle sue insegne ndranghitistiche e di cosca, rappresenta un male assoluto e mette a pentimento il quotidiano vivere civile del popolo calabrese. La capacità invasiva delle organizzazioni criminali e mafiose comprime fino ad annullare le possibilità di progresso e di lavoro sul territorio, sugli Enti locali e sulle attività economiche. La presenza mafiosa rappresenta un pericolo anche per il Porto di Gioia Tauro, che rappresenta una fonte di infinite opportunità per il futuro della Calabria. Tuttavia, il mancato decollo delle aree industriali e commerciali trova ragione primaria nelle difficoltà e paure degli investitori nazionali e internazionali, che non possono operare senza le sicurezze e garanzie che solo la legge può e deve assicurare.
Nessuna attività economica ormai è esente dal condizionamento mafioso, che mortifica ed impedisce ogni volontà, in specie delle nuove generazioni, di iniziative e di impresa. Non possiamo, senza far nulla, accettare l’impoverimento di un territorio altrimenti ricco di possibilità e di opportunità nel commercio, l’industria e l’agricoltura. Non possiamo assistere alla quotidiana mortificazione della libertà, del pensiero e dei saperi per la presenza asfissiante dell’antistato.
La manifestazione è stata un momento importante per mostrare con fiducia la nostra faccia e dire “NO!” alla presenza della mafia nelle nostre città, nella nostra Regione, nel nostro Paese. È importante ed è necessario essere tutti uniti, popolo ed istituzioni, lavoratori ed imprese, categorie professionali, mondo della scuola e della cultura, pensionati, associazioni, e iniziare alla manifestazione contro la mafia. Solo così si può ripristinare la legalità e la giustizia in un territorio che ha tanto