Esemplare è la Puglia, mentre in Calabria bisogna lavorare molto sull’accessibilità in spiaggia per le persone con disabilità
Le spiagge italiane continuano a presentare notevoli difficoltà di accesso per le persone con disabilità, secondo un’indagine condotta da Udicon. Sebbene sia la Puglia ad essere considerata la regione più virtuosa, la Calabria si posiziona in fondo alla classifica. Le barriere architettoniche, l’assenza di accessi adeguati, la limitatezza dei servizi e la scarsa consapevolezza riguardo alle offerte degli stabilimenti balneari rappresentano ancora ostacoli significativi per un’esperienza inclusiva.
La Puglia si posiziona al primo posto tra le regioni più accessibili, seguita da Marche, Lazio e Sicilia. Al contrario, la Calabria risulta essere la regione con il maggior numero di barriere architettoniche. Questi sono solo alcuni dei risultati emersi dall’indagine condotta da Udicon sullo stato dell’accessibilità delle spiagge italiane, grazie al supporto delle sedi territoriali dell’associazione. L’obiettivo era quello di fornire una panoramica dettagliata della situazione attuale.
Poco meno della metà dei partecipanti all’indagine (46,1%) ha evidenziato la presenza di accessi adeguati alle spiagge per le persone con disabilità, mentre un cittadino su quattro (24,7%) ha segnalato la presenza di barriere architettoniche. Riguardo ai servizi offerti dagli stabilimenti balneari ai disabili, la passerella per la discesa in spiaggia si è rivelata essere il più comune (61,7%), seguita dal parcheggio accessibile (54,8%) e dai servizi igienici per la cura personale (46,5%).
La presidente nazionale di Udicon, Martina Donini, afferma che è evidente come molti stabilimenti non offrano ancora un’esperienza adeguatamente inclusiva. Le persone con disabilità si trovano ad affrontare numerosi ostacoli che limitano la loro capacità di godere appieno dell’esperienza in spiaggia. Donini sottolinea la necessità di intraprendere azioni concrete basate sui dati raccolti. In primo luogo, è fondamentale migliorare l’informazione e la consapevolezza del pubblico attraverso campagne informative mirate all’opinione pubblica, al fine di aumentare la conoscenza del problema.
Inoltre, è necessario promuovere la collaborazione tra le parti interessate, condividendo risorse, formando il personale e scambiando buone pratiche. Coinvolgere attivamente le persone con disabilità nel processo decisionale e nella pianificazione delle iniziative volte a migliorare i servizi dedicati è cruciale. Ascoltare le loro esigenze può aiutare a ideare soluzioni più efficaci e orientate alle reali necessità che esse affrontano. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile realizzare una società inclusiva e accessibile per tutti.
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