Emergenza idrica in Calabria: oltre il 40% delle famiglie soffre di erogazioni irregolari, disparità che superano quattro volte la media nazionale
Un allarme senza precedenti emerge dai dati recenti dell’Istat riguardo all’erogazione dell’acqua in Calabria. Secondo il rapporto presentato davanti alla commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, quasi il 40% delle famiglie calabresi lamenta irregolarità nell’approvvigionamento idrico, un dato che supera di oltre quattro volte la media nazionale.
La situazione nella regione, già segnata da una significativa disparità nei servizi essenziali rispetto al resto del Paese, evidenzia un divario sempre più marcato. La difficoltà di accesso ai servizi fondamentali tocca il 7,7% delle famiglie calabresi, contro il 4,9% della media nazionale, mentre solo il 2,5% delle famiglie di Bolzano riporta simili problematiche.
Nel dettaglio, l’accesso all’acqua rappresenta uno dei punti critici per la Calabria e la Sicilia, con il 38,7% e il 29,5% delle famiglie che segnalano interruzioni nel servizio rispettivamente. A contrasto, nella provincia autonoma di Bolzano solo l’1,5% delle famiglie sperimenta interruzioni nell’approvvigionamento idrico, evidenziando un divario significativo tra Nord e Sud Italia.
Questa disparità si estende anche ad altri settori vitali come la mobilità e l’accessibilità alle scuole. Le regioni settentrionali beneficiano di migliori infrastrutture di trasporto pubblico locale e di una maggiore facilità nel raggiungere le scuole, a differenza del Mezzogiorno, dove le difficoltà di mobilità sono più accentuate.
I dati forniti dall’Istat sottolineano una Calabria che, purtroppo, continua a lottare con gravi disuguaglianze nei servizi essenziali, un problema che richiede soluzioni urgenti e un impegno concreto per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini.
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