Dopo l’allerta per la presenza di batteri nell’acqua potabile, l’Amministrazione Comunale di Catanzaro ha avviato misure di disinfezione della rete idrica e attende con trepidazione i risultati dei prelievi effettuati
I cittadini di Catanzaro dovranno attendere fino a domani per conoscere l’esito degli esami di laboratorio relativi alla qualità dell’acqua potabile. Attualmente, l’acqua è considerata non potabile in diverse aree della città, comprese Via Indipendenza, Via Crispi, Via Turco, Via Acri, Via Carlo V, Corso G. Mazzini, Via Nuova – Bellavista, Porta Marina, Viale dei Normanni, Viale de Filippis, Via Barrio, Via A. Lombardi, Via Gariano e Via Barlaam da Seminara, tutte servite dal serbatoio Cappuccini.
L’Amministrazione comunale sta gestendo la situazione con la massima serietà e prudenza, tenendo sempre in primo piano la salute pubblica. Nonostante la preoccupazione, il sindaco ha sottolineato l’importanza di evitare allarmismi ingiustificati.
I prelievi effettuati ieri hanno prodotto risultati contrastanti riguardo alla presenza di batteri. In risposta a queste analisi, le autorità competenti, in collaborazione con Sorical e ASP, hanno deciso di avviare misure di disinfezione della rete idrica, a partire dall’impianto di potabilizzazione di Santa Domenica, operazione completata durante la notte. Ulteriori analisi saranno condotte in vari punti della rete idrica.
Se i risultati attesi escluderanno la presenza di batteri, il sindaco potrà revocare l’ordinanza che limita l’uso potabile dell’acqua, consentendo così ai cittadini di tornare a utilizzare l’acqua senza preoccupazioni.
Il monitoraggio della qualità dell’acqua erogata da Santa Domenica e dai serbatoi associati proseguirà nei prossimi giorni, con campionamenti quotidiani previsti per garantire la sicurezza. Nel frattempo, nel pomeriggio, il sindaco Nicola Fiorita ha convocato i responsabili di Sorical, ASP e delle imprese di manutenzione delle condotte comunali. L’incontro è servito per discutere la situazione attuale dell’impianto di Santa Domenica e per pianificare ulteriori ricerche batteriologiche in altri quartieri della città.
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