L’intrigante storia di Mohamed al Fayed
L’ultimo capitolo della vita di Mohamed al Fayed, alla veneranda età di 94 anni, si è chiuso in un angolo di serenità, circondato dalla sua famiglia. La notizia della sua scomparsa è stata annunciata dalla famiglia attraverso un comunicato ufficiale. Mohamed al Fayed, il padre di Dodi, il compagno della principessa Diana, è deceduto il 30 agosto 2023, lasciando dietro di sé un legato intriso di mistero e controversia.
La storia di Mohamed al Fayed è stata fortemente intrecciata con quella della principessa Diana e del figlio Dodi. Il 31 agosto 1997, il mondo fu scosso dalla tragica morte della coppia in un incidente d’auto nella galleria sotto il Ponte de l’Alma di Parigi. Al Fayed non si arrese mai nella sua incansabile ricerca della verità su quella terribile notte. La dinamica dell’incidente e la ricostruzione degli eventi non lo avevano mai convinto, portandolo a esprimere dubbi profondi e ad alimentare teorie della cospirazione che circondano ancora quella tragica vicenda.
Negli ultimi anni, Mohamed al Fayed aveva scelto di ritirarsi dalla ribalta e si era rifugiato nella sua villa nel Surrey, insieme alla moglie Heini. La dichiarazione della famiglia afferma: “La signora al Fayed, i suoi figli e i suoi nipoti desiderano confermare che il loro amato marito, padre e nonno si è spento serenamente di vecchiaia mercoledì 30 agosto 2023. Ha goduto di una lunga e soddisfacente pensione circondato dai suoi cari”. Ma, una delle cose che non è mai riuscito a ottenere è stata la cittadinanza inglese, nonostante il suo notevole contributo agli affari britannici.
Il mondo del calcio ha condiviso il lutto per la scomparsa di Mohamed al Fayed. Il Fulham Football Club, di cui è stato proprietario negli anni ’90, ha espresso il suo profondo dolore. Il club ha dichiarato di essere “incredibilmente rattristato” per la sua morte e ha evidenziato il debito di gratitudine che il club ha nei confronti di al Fayed per il suo impegno. Il suo successore, Shahid Khan, ha reso omaggio a Mohamed al Fayed sul sito web del club, esprimendo le sue condoglianze alla famiglia e agli amici del defunto.
La sua è stata una straordinaria ascesa, una storia che ha visto un uomo nato nelle strade di Alessandria d’Egitto trasformarsi in un eminente magnate degli affari. La sua svolta avvenne con l’incontro con Samira Khashoggi, la sua prima moglie e sorella del noto miliardario saudita Adnan Khashoggi. Samira lo introdusse nel mondo dell’importazione in Arabia Saudita, aprendo la strada a un futuro di successo. Anche se il matrimonio con Samira alla fine si concluse, gli affari di al Fayed continuarono a prosperare.
Successivamente, divenne consulente di uno degli uomini più ricchi del mondo, il Sultano del Brunei, consolidando ulteriormente la sua posizione nell’élite degli affari internazionali. Nel 1974, al Fayed fece il suo ingresso in Gran Bretagna, dove avrebbe lasciato un’impronta indelebile negli anni a venire.
Nel 1985, insieme al fratello, acquisì interamente la proprietà degli iconici magazzini Harrods, uno dei simboli più prestigiosi e riconoscibili di Londra, pagandoli milioni di sterline. Questo fece di lui una figura di spicco nel panorama degli affari britannici. Cinque anni dopo, al Fayed acquistò l’Hotel Ritz di Parigi, nuovamente con la partecipazione del fratello Ali, per una cifra considerevole di 20 milioni di sterline.
È noto che le telecamere dell’Hotel Ritz furono le ultime a catturare immagini di Dodi e della principessa Diana prima dell’incidente fatale avvenuto il 31 agosto 1997, nella galleria sotto il Ponte de l’Alma a Parigi. Questo tragico evento ha segnato profondamente la vita di al Fayed e ha acceso la sua implacabile ricerca della verità.
Oltre alla sua carriera negli affari, Mohamed al Fayed è stato una figura controversa e affascinante, i cui legami con la famiglia reale britannica e la tragica morte di Lady Diana hanno suscitato un’attenzione internazionale duratura.
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante nella storia delle vicende legate a Lady Diana e Dodi Fayed. Il mistero e la controversia che hanno circondato la loro morte continueranno a far parte della memoria collettiva, mentre il ricordo di Mohamed al Fayed rimarrà parte integrante di questa storia complessa e avvincente.
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