Lo scorso 25 aprile, Salvatore Zito, un commerciante di 41 anni, ha aggredito l’ammiraglio Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, a bordo di un traghetto proveniente dalla Sicilia. Zito si è presentato spontaneamente ai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro ammettendo le proprie responsabilità.
L’aggressione sarebbe stata motivata dal fatto che Agostinelli avrebbe nominato spesso il cognato di Zito, Agostino Filandro, imprenditore morto nel giugno del 2019. Proprio in seguito alla morte di Filandro, Agostinelli, insieme ad altre quattro persone, è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo in concorso.
Il tragico incidente era avvenuto nello spazio antistante la banchina di ponente del porto di Gioia Tauro, quando Filandro era stato travolto dal braccio di una gru. Gli imputati, oltre ad Agostinelli, sono il responsabile del settore “Vigilanza e sicurezza” dell’Authority, Mario Piromalli, Marcello Filocamo, amministratore unico della “Port security”, la società in house dell’Autorità portuale che gestisce la vigilanza ed il controllo degli ingressi nell’area portuale, e due guardie giurate di servizio al gate d’ingresso.
L’incontro casuale tra Zito e Agostinelli ha portato ad un episodio di violenza che ha sconvolto la comunità. Zito ha afferrato Agostinelli per il collo intimandogli di “smettere di nominare sempre mio cognato e la mia famiglia”. L’episodio è stato subito denunciato alle autorità, e Zito si è presentato spontaneamente ai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro.
L’episodio ha sollevato molte questioni sulla sicurezza all’interno del porto di Gioia Tauro, soprattutto dopo il tragico incidente che ha portato alla morte di Agostino Filandro. Il porto di Gioia Tauro è uno dei più importanti d’Italia e del Mediterraneo, e il suo sistema di sicurezza è fondamentale per garantire la protezione delle persone e delle merci in transito.
L’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha già avviato un’indagine interna per valutare le cause dell’aggressione e migliorare le misure di sicurezza all’interno del porto. L’incidente ha messo in evidenza la necessità di rafforzare la formazione e la preparazione del personale addetto alla sicurezza, nonché di implementare sistemi di sorveglianza e controllo più efficaci.
In sintesi, l’aggressione di Salvatore Zito all’ammiraglio Andrea Agostinelli ha sollevato molte questioni sulla sicurezza all’interno del porto di Gioia Tauro e ha evidenziato la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e di migliorare la preparazione del personale addetto alla vigilanza e al controllo