Ciclone ‘Ciaran’ in Italia: la Calabria si prepara per alluvioni e venti violenti, mentre il Nord lotta contro alluvioni e nubifragi
Il maltempo continua a imperversare sull’Italia, con il Nord che sembra essere l’epicentro delle avversità meteorologiche. Un treno di perturbazioni ha scatenato nubifragi violenti e alluvioni locali nelle regioni settentrionali, mentre in Calabria si attende ancora l’arrivo imminente dell’autunno vero e proprio. Nei prossimi giorni è previsto che il maltempo interessi l’intera Penisola, con la tempesta “Ciaran” che sta già influenzando gran parte dell’Europa e che si prevede raggiungerà anche l’Italia.
La tempesta “Ciaran” è guidata da un profondo minimo di bassa pressione che si è formato nell’Atlantico, raggiungendo livelli estremamente bassi, con una pressione di circa 966 hpa. Questo fenomeno causerà venti burrascosi e tempeste in gran parte dell’Europa: sono previste raffiche di vento che raggiungeranno i 180 km/h nel Golfo di Biscaglia e nel Canale della Manica, corrispondenti a quelle di un uragano di categoria 2. La tempesta avrà effetti significativi soprattutto in Inghilterra, Francia, Spagna, Belgio, Paesi Bassi e in alcune parti dell’Italia.
Il maltempo si estenderà anche alle regioni del Centro e del Sud Italia, compresa la Calabria, poiché la perturbazione si sposterà verso Sud, con precipitazioni previste soprattutto sulle aree tirreniche.
La Calabria, tradizionalmente più riparata dalle correnti atlantiche, si prepara ad affrontare piogge e temporali diffusi a partire dal 3 novembre fino al 4 novembre. Le aree tirreniche, tra cui il Cosentino, il Catanzarese e il Vibonese, potrebbero registrare accumuli di pioggia che potrebbero raggiungere anche i 50-60 mm.
Anche il versante jonico della regione sarà interessato da piogge e temporali, in particolare nelle zone di Catanzaro e Reggio Calabria, dove gli accumuli previsti sono compresi tra i 20 e i 30 mm. Si prevede che il settore Crotonese e quello jonico del Cosentino rimarranno relativamente asciutti, grazie all’effetto ombra causato dalla presenza dei monti silani.
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