Anziani truffati: arrestati due ventenni a Bagnara Calabra

Carabinieri Reggio Calabria
Carabinieri Reggio Calabria

Tentano di truffare diversi anziani, ma una donna, che ha appena ricevuto la solita telefonata dai malfattori e non ha abboccato, ha allertato i militari.

BAGNARA CALABRA (RC), 19 MAR 2024 – Sempre il medesimo e collaudato stratagemma è stato messo in atto ai danni di anziani. Prima la telefonata all’anziana vittima e, fingendosi Carabinieri o Avvocati, hanno raccontato di aver ricevuto da parte di un suo familiare la richiesta di chiamare per ottenere dei soldi. Questo familiare, generalmente figlio o nipote, arrestato dopo un incidente con feriti, ha avuto urgente bisogno di denaro per coprire le spese legali e la cauzione. Il centralinista ha tenuto la vittima al telefono tutto il tempo necessario, nel mentre che questa ha racimolato tutto il denaro e anche i monili preziosi custoditi in casa, impedendo a chiunque di interferire. A quel punto, invitato il malcapitato a portarsi sull’uscio dell’abitazione, è entrato in scena il complice, il quale, presentandosi davanti al malcapitato e fingendosi un collaboratore dell’interlocutore telefonico, si è fatto consegnare i soldi.

Ma questa volta qualcosa ai truffatori è andato storto e la truffa agli anziani non ha funzionato. I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra sono riusciti ad arrestare in flagranza due ventenni napoletani, i quali si sono resi responsabili di diversi tentativi di truffa in quel Comune.

Un’anziana donna, che aveva appena ricevuto la solita telefonata dai malfattori e non aveva abboccato, ha allertato i militari, i quali immediatamente hanno iniziato a battere le strade di quel centro cittadino al fine di rintracciare i malfattori.

Così, questi hanno sorpreso i due giovani partenopei, che erano già pronti a prelevare il denaro presso l’abitazione di una seconda ignara vittima, un’altra anziana donna, che stavolta stava cascando nella trappola tesa dei malfattori, i quali le avevano richiesto la somma di 12.000 euro. In particolare, uno dei due giovani era già in procinto di presentarsi presso l’abitazione della malcapitata, mentre l’altro lo attendeva in una strada limitrofa a bordo di un’autovettura, pronto per la fuga dopo il prelievo del bottino.

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