Dalle prime ore di questa mattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro stanno eseguendo, su delega di questo Ufficio di Procura, attività di polizia giudiziaria in relazione a indagini sulle forniture di beni e servizi nel settore sanitario.
Più in particolare, sono in corso di esecuzione circa trenta perquisizioni presso gli Uffici amministrativi e all’interno di alcune Unità operative dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, dell’azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini” nonché dell’Università “Magna Graecia” del capoluogo calabrese, presso l’ASP di Cosenza nonché presso aziende private e domicili personali degli indagati, nelle province di Catanzaro, Asti, Milano, Caserta, Napoli e Reggio Calabria.
L’indagine riguarda, al momento, alcune procedure amministrative indette dalle suddette aziende ospedaliere e dall’ateneo catanzarese per l’approvvigionamento di attrezzature sanitarie (fra cui sistemi di medicina nucleare e macchinari di diagnostica per immagini), per i servizi di laboratorio analisi e per il reclutamento di personale sanitario presso i due nosocomi.
Alla data attuale, 22 persone fisiche sono a vario titolo iscritte nel registro degli indagati, per i delitti di “Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio” (art. 319 Cod. Pen.), “Turbata libertà degli incanti” (art. 353 Cod. Pen.) e “Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” (art. 353-bis Cod. Pen.).
Ulteriori approfondimenti sono parallelamente incorso su alcune aziende del settore farmaceutico-medicale, fra le quali anche operatori di carattere multinazionale, operanti sul territorio italiano.
Le operazioni, tuttora in corso, vedono l’impiego complessivo di circa 130 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, supportati dai Reparti del Corpo competenti per territorio.