Secondo la Procura antimafia l’attuale direttrice del Carcere di Rebibbia (Roma) Maria Carmela Longo, avrebbe favorito i boss detenuti nel penitenziario di San Pietro quando si trovava a Reggio Calabria.
Di fatto la direttrice del penitenziario aveva affidato ai vertici delle ‘ndrine la possibilità di gestire la logistica, i trasferimenti, il lavoro esterno. Tutto ciò in cambio di un quieto vivere con tanto di redazione di report tutti positivi sull’andamento della vita interna al carcere, stilati dalla stessa direttrice, Maria Carmela Longo, che era evidentemente monitorata dai boss della ‘ndrangheta.
Questo favoritismo ai boss di diversi clan calabresi è costato tanto all’ormai ex direttrice del carcere di Rebibbia. Qui dirigeva un reparto femminile della struttura. Per lei disposti gli arresti domiciliari per ordine del gip Domenico Armaleo con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I fatti correlati all’accusa risalgono al periodo che va dal 2015 al 2019.