Droga all’Unical: arrestate sette persone coinvolte in estesa attività di spaccio
Un’importante rete di spaccio di droga, operante sia nel centro di Cosenza che nella zona del campus dell’Università della Calabria a Rende, è stata smantellata grazie all’operazione congiunta dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia. Questa mattina, sette persone sono state arrestate su mandato di custodia cautelare, emesso dal giudice su richiesta della Procura, guidata dal procuratore Mario Spagnuolo.
I sospettati, di cui tre sono stati portati in carcere e quattro posti agli arresti domiciliari, sono accusati di vari reati tra cui detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato ed estorsione. Le indagini sono state avviate dai militari della Compagnia di Rogliano e dalla Stazione Carabinieri di Scigliano, in seguito a un controllo effettuato alla fine di marzo 2021 nei confronti di tre giovani residenti a Scigliano e Pedivigliano. I giovani erano stati fermati vicino allo svincolo autostradale Altilia/Grimaldi e trovati in possesso di 20 grammi di marijuana, che hanno dichiarato di aver acquistato a Cosenza.
Dalle indagini è emerso un quadro criminale esteso ed elaborato, in particolare nella zona di Arcavacata – Campus Universitario di Rende. Gli investigatori, grazie a intercettazioni e pedinamenti, hanno individuato le presunte responsabilità dei sospettati in numerosi episodi di spaccio di diverse droghe, come marijuana, hascisc, cocaina ed eroina. Uno dei sospettati, utilizzando il proprio telefono cellulare, gestiva un’attività di scambio e intermediazione, servendosi dei più comuni sistemi di comunicazione, per organizzare appuntamenti e incontri per il pagamento e la consegna delle sostanze illecite. Secondo gli inquirenti, l’offerta di stupefacente era continuativa, disponibile a qualsiasi ora del giorno e persino su ordinazione. In totale, i carabinieri hanno documentato 185 episodi di spaccio.
Contestualmente agli arresti, i carabinieri hanno eseguito tre decreti di perquisizione domiciliare, emessi dalla Procura di Cosenza, nei confronti di sospettati indagati ma ancora in libertà.
Questa operazione antidroga rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti nella regione e dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno illegale che mina la sicurezza e il benessere della comunità universitaria e di tutta la città.
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