Gli individui con pesanti precedenti penali, sospettati di aver compiuto una rapina armata in una filiale bancaria di Reggio Calabria il 13 settembre 2022, con il furto di circa 60.000 euro
La Polizia di Stato di Reggio Calabria, in stretta collaborazione con i Commissariati di Gioia Tauro, Palmi e Polistena, ha recentemente portato a termine un’importante operazione in risposta a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri. L’azione delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di tre individui, identificati come P.F. (73 anni), S.F. (79 anni) e A.G. (97 anni), tutti già con un pesante passato penale e di polizia.
Questi tre soggetti sono stati indagati e sono attualmente coinvolti nelle indagini preliminari relative a un grave reato di rapina aggravata, commessa il 13 settembre 2022 a Reggio Calabria, precisamente nella centrale via Miraglia. L’obiettivo della loro azione criminale era il caveau di una banca, e le loro vittime erano due Guardie Giurate incaricate del prelievo di denaro contante.
Nel corso della rapina, i colpevoli hanno minacciato le Guardie Giurate con un’arma da fuoco e sono riusciti a sottrarre un cospicuo quantitativo di denaro, pari a circa 60.000 euro, insieme alla pistola d’ordinanza di uno dei due vigilanti.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica del crimine. I rapinatori avevano pazientemente atteso l’arrivo del furgone blindato dell’agenzia di sicurezza e, una volta che le Guardie Giurate erano entrate nella banca, si sono nascosti all’interno della sala bancomat, fingendo di effettuare una transazione normale. Hanno quindi aspettato l’uscita dalla cassaforte della Guardia Giurata che trasportava il denaro contante e, sotto minaccia, l’hanno immobilizzata, riuscendo a portare a termine il colpo prima di darsi alla fuga. Nonostante il tentativo di inseguimento da parte delle vittime, i rapinatori sono riusciti a sfuggire alle loro grinfie.
La ricostruzione dei dettagli del crimine e l’identificazione dei presunti colpevoli sono stati possibili grazie a un meticoloso lavoro di analisi delle registrazioni delle telecamere di sorveglianza cittadine. Inoltre, l’attività di intercettazione telefonica ha contribuito a raccogliere prove significative a carico sia dei due autori materiali della rapina, sia del loro complice. Quest’ultimo, sebbene non avesse partecipato fisicamente all’aggressione alla Guardia Giurata, aveva svolto il ruolo di “palo” e aveva favorito la commissione del reato agevolando la fuga di uno dei complici.
L’operazione della Polizia di Stato dimostra l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e il sistema di sorveglianza cittadina nel contrasto dei reati gravi e violenti. Gli arrestati ora affronteranno le conseguenze delle loro azioni di fronte alla giustizia, mentre le indagini proseguiranno per portare alla luce ogni dettaglio di questa rapina armata.
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