Arrestato 51enne per atti persecutori nel reggino

carabinieri reggio calabria
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51enne in custodia domiciliare per prolungati per violenze fisiche, pedinamenti, minacce e violazioni delle misure cautelari nei confronti di un 57enne

MELITO PORTO SALVO (RC), 25 GEN 2024 – I Carabinieri della Stazione di Melito Porto Salvo hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un individuo di 51 anni, residente a Roccaforte del Greco ma di fatto domiciliato nel comune melitese. Tale provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica locale guidata dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri. Il 51enne è stato coinvolto in atti persecutori nei confronti di un uomo di 57 anni.

Il provvedimento giuridico è il risultato di un’attenta attività investigativa condotta dai Carabinieri di Melito Porto Salvo, avviata sin dalla prima querela presentata dall’uomo nel mese di ottobre 2022. Durante le indagini, è emerso che il 51enne ha ripetutamente violato la misura cautelare che gli imponeva il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, con la prescrizione di mantenere almeno 500 metri di distanza e di astenersi da qualsiasi tipo di comunicazione. Questa restrizione era stata imposta a maggio 2022.

Il 51enne, nonostante la misura cautelare, ha perpetrato atti di violenza fisica e ha pedinato il 57enne con la propria autovettura in diverse occasioni, fino a pochi giorni fa. Il comportamento intimidatorio includeva sguardi insistiti e minacce, alcune delle quali erano rivolte al 57enne con il gesto simbolico di tagliargli la gola. Queste azioni hanno causato ansia e preoccupazione nella vittima, nonché un impatto negativo sulla sua incolumità e quella della sua moglie. Il 57enne, a causa di tali episodi di violenza, ha dovuto ricorrere in diverse occasioni alle cure dei sanitari.

Attualmente, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, e per l’indagato si applica il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva.

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