Sequestro di stupefacenti e armi: 60enne arrestato a Sartano, frazione di Torano Castello
Il 27 luglio, in un’operazione condotta dalla locale Stazione Carabinieri di Torano Castello, con il supporto del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, è stato arrestato un necroforo residente nella popolosa frazione di Sartano. L’uomo, sessantenne e apparentemente insospettabile, è stato trovato in possesso di diverse tipologie di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio, oltre a un’arma bianca, numerose cartucce per pistola e fucile, e polvere da sparo mai denunciate alle autorità competenti.
L’operazione è iniziata di buon mattino, quando i militari hanno fatto irruzione nella casa dell’uomo. Grazie anche all’aiuto del cane addestrato “Black”, una minuziosa perquisizione è stata estesa ad una seconda abitazione appartenente allo stesso soggetto. Durante l’attività, sono stati scoperti e sequestrati 318 grammi di marijuana, 5 grammi di hashish e 1,76 grammi di cocaina, insieme a materiale per il confezionamento e la vendita delle droghe in dosi. Si stima che, se immesse sul mercato al dettaglio, le sostanze stupefacenti avrebbero potuto fruttare oltre 2.000 euro all’arrestato.
Oltre alla detenzione illegale di stupefacenti, il sessantenne è risultato in possesso di un considerevole quantitativo di munizioni e armi da fuoco, pur essendo privo di qualsiasi titolo di polizia abilitante. Nel dettaglio, le autorità hanno rinvenuto 22 cartucce calibro 38, 20 cartucce calibro 12, 70 cartucce calibro 16, 500 grammi di polvere da sparo e un pugnale lungo 21 centimetri, tutti occultati all’interno di una valigia e mai denunciati alle autorità.
Dopo l’arresto, le autorità competenti hanno deciso di sottoporre il soggetto al regime di custodia domiciliare su disposizioni dell’Autorità Giudiziaria competente, in attesa del giudizio direttissimo. È importante sottolineare che, in ottemperanza ai diritti dell’indagato, il necroforo è considerato presunto innocente fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. Ciò si rende necessario al fine di garantire il rispetto del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e il corretto svolgimento dell’intero procedimento giudiziario.
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