Sospettato già noto alle forze dell’ordine: accusato di aver appiccato il fuoco per agevolare il ristorante della sorella nelle vicinanze
TROPEA (VV), 28 MAG 2024 – Nell’operazione condotta all’alba di oggi dai Carabinieri della Stazione di Tropea, è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di un individuo originario di Vibo Marina, già noto alle forze dell’ordine. Si ritiene che l’uomo sia il principale sospettato dell’incendio che ha devastato il rinomato ristorante “Little Italy” di Tropea lo scorso 15 gennaio.
L’ordinanza, emanata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Camillo Falvo, è il risultato di un’approfondita indagine condotta dal Pubblico Ministero incaricato del caso. Quest’ultimo ha coordinato gli scrupolosi accertamenti condotti dai militari, immediatamente dopo l’evento.
Attraverso l’analisi di numerosi sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati, i Carabinieri hanno raccolto prove sufficienti per identificare il presunto responsabile dell’incendio, presumibilmente in collaborazione con un complice il cui ruolo è ancora oggetto di indagine.
Secondo quanto emerso, il sospetto si è avvicinato al gazebo del ristorante a bordo di un monopattino, versando liquido infiammabile sul pavimento prima di appiccare il fuoco, causando un incendio di notevole pericolosità che ha portato all’esplosione di una bombola.
Si ipotizza che il movente di questo atto criminale possa essere legato a presunte rivalità commerciali: il “Little Italy” era considerato un concorrente diretto del ristorante gestito dalla sorella dell’indagato, situato nelle vicinanze.
Durante l’esame del luogo del crimine, gli artificieri dell’Arma hanno constatato che l’incendio ha provocato l’esplosione di una bombola di gas, causando danni alle finestre degli appartamenti circostanti e diffondendo il panico tra i residenti.
Attualmente, l’uomo si trova agli arresti domiciliari in attesa di comparire davanti al Giudice per le Indagini Preliminari per essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
LEGGI ANCHE: Lamezia Terme (CZ): incendio tra i rifiuti al campo rom di Scordovillo