Un individuo di 36 anni si finge assessore comunale per estorcere denaro a un sacerdote, con la scusa di aiutare un giovane della comunità in difficoltà all’estero
CARIATI (CS), 21 NOV 2023- Ieri mattina, la tranquilla routine di una delle Parrocchie cittadine di Cariati è stata scossa da una richiesta insolita, un intricato intreccio di truffa che ha coinvolto un sacerdote locale. Un individuo, autodefinitosi assessore del Comune di Cariati, ha telefonato al religioso chiedendo un contributo economico per un giovane connazionale in difficoltà all’estero. Dietro a questo appello di aiuto si celava un inganno ben orchestrato.
Il sacerdote, avvertendo qualcosa di sospetto, ha immediatamente sollevato dubbi sulle reali intenzioni dell’interlocutore. L’uomo al telefono ha assicurato che l’amministrazione comunale avrebbe rimborsato l’intera somma alla Curia, rendendo l’offerta di denaro una specie di investimento temporaneo. La cifra richiesta avrebbe dovuto essere trasferita immediatamente su un conto corrente fornito con tanto di Iban. Tutto sembrava plausibile, se non fosse stato per alcuni segnali inequivocabili che facevano sospettare di uno stratagemma ben congegnato.
Le indagini, avviate prontamente dai Carabinieri della Stazione di Cariati e dalla Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, hanno rivelato che dietro a questa richiesta di contributo si nascondeva un individuo di 36 anni, sottoposto alla Misura di Prevenzione della “Sorveglianza Speciale con Obbligo di dimora” e noto alle Forze di Polizia.
Il presunto assessore, che si era sostituito al vero funzionario senza che quest’ultimo ne fosse a conoscenza, non aveva preso alcuna iniziativa ufficiale per chiedere aiuto finanziario, né aveva assunto l’onere di restituire i soldi ricevuti. L’indagine ha rapidamente svelato che dietro a questa richiesta di aiuto c’era un inganno, il che ha portato all’arresto del truffatore che si era presentato a Cariati per ritirare la somma concordata.
Il truffatore, già noto alle autorità per aver protagonizzato una vicenda analoga qualche mese fa in Trentino Alto Adige, è stato arrestato e trasferito al Carcere di Castrovillari. Attualmente è in attesa della convalida del provvedimento restrittivo da parte del Pubblico Ministero che coordina le indagini, mentre la comunità locale può tirare un sospiro di sollievo sapendo che la truffa è stata sventata grazie all’attenzione e alla prontezza delle forze dell’ordine.