CATANZARO, 20 APR 2018 – La Polizia di Stato ha arrestato i membri di un gruppo criminale che ha commesso una rapina milionaria presso il caveau dell’istituto di vigilanza “Sicurtransport” di Catanzaro nel dicembre del 2016. Secondo gli inquirenti, il gruppo ha utilizzato metodi paramilitari, armi da fuoco e sofisticate apparecchiature elettroniche per portare a termine la rapina, che ha fruttato un bottino superiore a 8 milioni di euro. L’evento ha suscitato particolare allarme perché gli autori hanno utilizzato un mezzo cingolato per sfondare i muri corazzati del caveau e hanno bloccato tutte le strade di accesso alla zona incendiando 11 autovetture poste a sbarramento.
Gli inquirenti hanno contestato ai presunti responsabili l’aggravante della metodologia mafiosa in quanto una parte dei proventi sarebbe stata corrisposta alle famiglie di ‘ndrangheta che hanno influenza sulla zona.
Le indagini sono state condotte dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro e coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. I poliziotti delle Squadre Mobili di Foggia e Catanzaro hanno collaborato per accertare lo stretto collegamento tra alcuni soggetti pugliesi della zona del Cerignolano “specializzati nel settore” e basisti locali che avrebbero reso possibile l’evento delittuoso.
Le dichiarazioni di una collaboratrice di giustizia, legata sentimentalmente ad uno degli organizzatori del colpo, hanno corroborato il quadro probatorio.
La collaboratrice ha fornito agli investigatori riscontri su fatti e circostanze relativi al suo compagno ed al ruolo primario da costui svolto nella vicenda.
Le sue dichiarazioni hanno costituito riscontri ritenuti utili all’emissione dell’odierno provvedimento di fermo, in particolare per quanto riguarda la logistica e le fasi della fuga del commando dal luogo e da Catanzaro, tutte fasi nella quali la donna è stata direttamente coinvolta.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
I soggetti tratti in arresto dalla Polizia di Stato su provvedimento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro sono 7. Si tratta di:
- MANCINO Mario di anni 41, pregiudicato di Cerignola
- MANNOLO Dante di anni 42, imprenditore di Cutro (KR)
- URSO Nilo di anni 41, imprenditore di Rossano (CS)
- PASSALACQUA Giovanni alias “’U Gigliotti” di anni 52, pregiudicato di Catanzaro
- PASSALACQUA Leonardo alias “Nanà” di anni 44, pregiudicato di Catanzaro
- AMMIRATO Cesare di anni 69, imprenditore di Catanzaro
- TASSONE Massimiliano di anni 49, dipendente della Sicurtransport, di Catanzaro.
I NOMI DEGLI INDAGATI:
- Alessandro Morra, 37 anni di Cerignola
- Carmine Fratepietro, 40 anni di Andria
- Matteo Ladogana, 46 anni di Cerignola
- Pasquale Pazienza, 49 anni di Bitonto
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