Associazione Diritti Minore: II step formazione per volontari sul gioco in ospedale

CATANZARO, 13 MAR 2017 – Un tocco di colore e un pezzo di stoffa e gli oggetti dell’ospedale, come mascherine e abbassalingua, si trasformano in giochi per i bambini ricoverati. La trasformazione è  una delle attività fatte dagli aspiranti volontari che stanno seguendo il corso di formazione organizzato dall’Associazione Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore. Ieri sono stati nei reparti pediatrici dell’ospedale Pugliese insieme a Corrado Vecchi, presidente dell’associazione Giocamico di Parma, che nel fine settimana li ha formati sulla valenza del gioco in ospedale e su alcune tecniche.

La formazione è promossa dall’associazione Diritti del Minore in sinergia con Una rete a sostegno del bambino fragile, con il sostegno di Fondazione per il Sud. A fine marzo il percorso si conclude.

Gli incontri di questo fine settimana si sono tenuti presso la scuola agraria e presso la sala concerti del Comune di Catanzaro. Attraverso spiegazioni, esercizi e discussioni, Corrado Vecchi ha tra l’altro fatto intendere che il gioco è una cosa seria: un’attività attraverso la quale il bambino elabora il suo vissuto. I partecipanti sono stati chiamare a trasformare gli oggetti dell’ospedale, costruire marionette, improvvisare spettacoli, hanno ricevuto informazioni sulle tecniche per preparare i bambini agli interventi chirurgici e a quelli invasivi. L’indicazione da non dimenticare è di mettere il bambino al centro e fare l’attività che preferisce lui.

Il percorso di formazione predisposto dall’Associazione Tribunale per la Difesa dei Diritti del Minore, è gratuito e comprende tre fasi. Dal 3 al 5 marzo, le persone selezionate hanno seguito il breve corso di Stelio Marano (in arte Fragolino) sulla figura del clown, in questo weekend si sono formati con Corrado Vecchi dell’associazione Giocamico attiva nell’ospedale di Parma da circa 20 anni. Il 30 e il 31 marzo si terranno gli incontri sulla comunicazione e sulla comunicazione telefonica a cura dell’associazione Attivamente Coinvolte