Il Gup di Catanzaro pronuncia la libertà da accuse per Nicola Petrelli, promoter vendite Johnson&Johnson, accusato di presunti rapporti illeciti con il medico Fulvio Zullo
Il Giudice per l’Udienza Preliminare di Catanzaro, Gabriella Pede, ha emesso una sentenza di assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” per Nicola Petrelli, 56 anni, promotore vendite della Johnson&Johnson nella provincia del capoluogo. Petrelli era stato accusato di corruzione per presunti rapporti illeciti con il medico Fulvio Zullo, ex direttore del reparto di Ostetricia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.
L’accusa sosteneva che tra il 2014 e il 2017, Zullo avesse facilitato l’acquisto di prodotti da parte dell’azienda ospedaliera da alcune ditte a lui legate. Queste ditte avrebbero successivamente versato somme considerevoli in una società associata a Zullo, la Blu Net srl. Si affermava che Zullo garantisse la fornitura di attrezzature chirurgiche al reparto da lui diretto in cambio di finanziamenti destinati alla Blu Net srl, una società che, a sua volta, risultava essere la “segreteria organizzativa” della Scuola Permanente di Endoscopia ginecologica, di cui Zullo è stato direttore scientifico fino al 2016.
Inizialmente, a Petrelli era stato imposto un sequestro preventivo di 50.000 euro, confermato inizialmente dal Tribunale del Riesame. La Cassazione, su ricorso degli avvocati Enzo Ioppoli e Maurizio Bova, aveva successivamente annullato la misura cautelare, e un nuovo Riesame aveva disposto il dissequestro dei beni di Petrelli. Durante la fase preliminare del processo, Petrelli aveva richiesto il rito abbreviato, sostenendo che, in quanto promotore, non aveva alcun potere decisionale e non aveva tratto alcun vantaggio dall’accordo con Zullo. Una tesi che è stata accolta sia dall’accusa, che aveva chiesto l’assoluzione, che dal Gup, che ha emesso una sentenza di assoluzione con formula piena.
Nel frattempo, è stata sollevata un’eccezione di incompetenza territoriale per gli altri imputati, tra cui Zullo, Francesco Chianello, titolare di una ditta di apparecchiature sanitarie, Roberto Stella, rappresentante della Stella Tecnomedical, Paolo Bertoldi, commercialista, Regina Elena Piazza, dottoressa, Elvezio Mancuso, albergatore, e Fabio Caldarelli, imprenditore. Il Gup Pede ha accolto questa eccezione, trasmettendo gli atti alla Procura di Napoli, sede delle società coinvolte nel caso.
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