Domenico Fraone, commercialista e ex consigliere provinciale, è stato assolto dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia nell’ambito dell’inchiesta ‘Imponimento’
Il Tribunale di Catanzaro ha emesso una sentenza di assoluzione per Domenico Fraone, 53 anni, nel contesto dell’inchiesta denominata “Imponimento” della Dda di Catanzaro. L’uomo, commercialista, imprenditore ed ex consigliere provinciale di Vibo Valentia, era stato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di intestazione fittizia.
L’inchiesta “Imponimento” aveva preso avvio nel luglio del 2020 con il fermo di Fraone, successivamente convalidato in via provvisoria dal gip di Lamezia Terme. Nel mese di agosto dello stesso anno, Fraone era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Secondo l’accusa della Distrettuale antimafia, Fraone avrebbe assunto il ruolo di “riferimento” per la cosca Anello-Fruci di Filadelfia, coinvolgendosi in attività illecite legate a trasferimenti fraudolenti di beni e reati tributari.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Francesco Matteo Bagnato e Guido Contestabile (coadiuvato da Serena Lacaria), ha dimostrato la mancanza di gravità indiziaria riguardo al reato associativo. Già il Riesame di Catanzaro aveva annullato inizialmente la cautela impostata su tale contestazione, successivamente estendendo la decisione al reato di intestazione fittizia. Infine, è stata revocata la misura di sequestro preventivo sui beni riconducibili all’imputato.
La sentenza di assoluzione emessa dal gip ha sancito l’estraneità di Fraone alle contestazioni mosse, accogliendo le argomentazioni della difesa che ha evidenziato, anche attraverso il deposito di documentazione, l’assenza di ogni profilo di illiceità nelle operazioni negoziali concluse dall’imputato. La giustizia ha respinto le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e di intestazione fittizia nei confronti di Domenico Fraone, ristabilendo la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta “Imponimento”.
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