Tragedia nelle Filippine: a Marawi attentato in una palestra universitaria durante una messa cattolica
Nel sud delle Filippine, la città di Marawi è stata scossa da un violento attentato che ha colpito una palestra dell’Università statale di Mindanao durante una messa cattolica. L’esplosione ha causato la morte di quattro persone e ferito altre 42, generando un’ondata di paura e indignazione in tutta la comunità.
Il presidente Ferdinand Marcos Jr ha prontamente condannato l’attacco, definendolo “insensato e atroce” e assicurando che la polizia e le forze armate siano mobilitate per garantire la sicurezza del pubblico. Ha dichiarato: “Gli estremisti che esercitano violenza contro gli innocenti saranno sempre considerati nemici della nostra società”.
Mamintal Alonto Adiong Jr, governatore della provincia di Lanao del Sur a Mindanao, ha aggiunto la sua voce di condanna, sottolineando l’importanza dei diritti umani e del diritto alla religione. Ha affermato: “Anche gli attacchi terroristici contro gli istituti scolastici devono essere condannati perché questi sono luoghi che promuovono la cultura della pace e formano i nostri giovani affinché siano i futuri plasmatori di questo Paese”.
La tragedia ha colpito nel cuore di un ateneo che, come affermato in un comunicato ufficiale dell’Università di Mindanao, si è dichiarato “profondamente rattristato e scioccato” dall’atto di violenza. La condanna dell’istituzione è stata inequivocabile e categorica: “Condanniamo in modo inequivocabile e con la massima fermezza questo atto orribile e insensato”.
La situazione è particolarmente delicata a Marawi, una città che nel 2017 è stata teatro di una sanguinosa battaglia durata cinque mesi tra le forze governative e i militanti legati allo Stato islamico. Il ricordo di quel periodo ha aumentato la tensione, portando al dispiegamento di ulteriore personale di sicurezza nel campus e alla sospensione di tutte le attività accademiche fino a nuovo avviso.
La comunità locale è ora unita nel dolore e nella condanna di questo atto vile. Mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini in corso, la priorità rimane quella di ripristinare la sicurezza nella regione e di offrire sostegno alle vittime e alle loro famiglie. La speranza è che, nonostante questa tragedia, la resilienza e la solidarietà della comunità possano emergere più forti che mai, affrontando insieme le sfide che si presentano per costruire un futuro di pace e prosperità.