Tra gli 11 arresti Cutro nella giornata di ieri dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone, c’è anche l’arresto Salvatore Oliverio di Cutro. Il 23enne è stato arrestato in carcere ieri mattina, insieme al fratello, Giovanni, di 20 anni. Mentre ai domiciliari sono finiti il padre, Fedele (49 anni) e poi Luigi (60 anni), Giuseppe (62 anni), Fedele (36 anni), Carlo (32 anni) e Rosario Oliverio (31 anni), tutti familiari di Salvatore Oliverio. Ai domiciliari anche Giuseppe Brescianini (23 anni), Pietro Iembo (26 anni) e Antonio Marchio (48 anni), suoi amici.
Cosa c’è stato dietro la terribile aggressione?
Ma cosa c’è stato dietro la terribile aggressione che ieri ha fatto scattare questi 11 arresti a Cutro? L’amore. O almeno quello che all’inizio poteva essere chiamato amore e che poi nel corso del tempo è diventato solo possessione, gelosia, minacce, calunnia.
Una relazione caratterizzata da «asfissiante controllo» così definisce la storia durata circa due anni tra Salvatore Oliverio ed una ragazza cutrese, il Gip di Crotone, Michele Ciociola, nell’ordinanza di custodia cautelare.
La relazione tra Salvatore e la ragazza cutrese
In questa relazione la ragazza, prosegue la nota del Gip, era del tutto privata «della sua libertà, non potendo frequentare o contattare amici». Non era libera neppure di indossare ciò che volva, di uscire da sola, di pubblicare foto sui social. La ragazza inoltre sarebbe stata umiliata spesso, sia in pubblico che in privato. Dopo una prima separazione, lei ha iniziato a lavorare. Una volta rimessasi con lui, sarebbe stata costretta a licenziarsi perché, secondo Salvatore Oliverio, «le donne devono stare a casa, in quanto solo le tr… lavorano».
La separazione
Il 23 aprile scorso, dopo l’ennesimo e violento litigio, durante il quale la ragazza sarebbe stata pesantemente insultata, quest’ultima ha deciso di porre fine a quella storia che d’amore oramai non aveva più niente. Salvatore non prese bene quella decisione e pretese che la ex ragazza gli restituisse tutti i regali fatti negli anni mentre stavano insieme.
Una settimana dopo lei mette tutto dentro una busta e l’appende al cancello di casa di lui, accompagnata da un biglietto in cui è lei ad insultare lui.
L’ira di lui
Salvatore e la giovane cutrese sono stati insieme per circa due anni. Lui, racconterà la ragazza ai militari dell’arma a cui si è rivolta dopo le continue minacce al fratello, era gelosissimo e molto possessivo
La busta ed il biglietto ritrovati dall’Oliverio hanno scatenato la furia del ragazzo che ha così iniziato a prendersela con i familiari di lei, in particolare con il fratello, al quale sono iniziati ad arrivare messaggi di minacce sul web. Le minacce sono giunte anche da parte di altri componenti del nucleo familiare dell’ex cognato.
Le minacce al fratello della ragazza cutrese
«Vengo là, ti scuoio e ti taglio la lingua e alla fine quando ti lascio per terra ti devo prendere con la macchina, ti devo sgommare sulla testa». E ancora: «Il momento in cui ti devo acchiappare lo trovo e ti devo ammazzare di copanate». Poi telefonate, messaggi vocali e anche video sui social in cui si preannuncia la violenza.
L’intenzione della ragazza di denunciare tutto ai Carabinieri
Tutti episodi questi che hanno spinto la ragazza, l’1 maggio scorso a rivolgersi ai Carabinieri, preoccupata che il suo ex fidanzato potesse fare del male a lei e alla sua famiglia. Come in effetti poi è accaduto.
L’avvicinamento al fratello e al padre di lei ed i brutali pestaggi
Brutale l’aggressione del 19 maggio scorso, prima a Steccato di Cutro, dove il fratello della giovane è stato malmenato dall’ex cognato, accompagnato dal fratello e da altre 3 persone. Un pestaggio in piena regola, eseguito con l’ausilio di cinte e mazze in ferro.
Subito dopo, il fratello della ragazza incontra il padre ed insieme decidono di denunciare l’aggressione ai Carabinieri. Proprio nei pressi della Caserma di Cutro però, ad attenderli c’era Oliverio insieme ad amici e familiari, una quindicina di persone in tutto.
L’attacco nei pressi della Caserma dei Carabinieri che ha scaturito gli arresti a Cutro
«Tutti insieme immediatamente, senza darci la possibilità di parlare o reagire, hanno iniziato a colpirci con schiaffi, calci, pugni, ma anche utilizzando mazze da baseball, pali da ombrellone, spranghe in ferro e una cintura con la fibia di ferro». È quanto hanno dichiarato in seguito ai Carabinieri.
Le riprese delle telecamere che hanno reso possibili gli 11 arresti a Cutro
Questa volta però a registrare la terribile aggressione c’erano ben posizionate le telecamere della Caserma dei Carabinieri di Cutro. «Filmati che offrono contezza dell’episodio», annota il Gip. Una ferocia che al fratello della ragazza è costata escoriazioni multiple, un trauma al bacino e all’anca sinistra. Mentre al padre della ragazza sono stati riscontrati escoriazioni e un trauma cranico minore. Grazie al materiale raccolto e all’attività dei Carabinieri, è stato possibile eseguire gli 11 arresti a Cutro di cui se ne è data notizia ieri.
Gli 11 arresti a Cutro effettuati grazie all’attività investigativa e materiale visivo, ostacolata invece da reticenza di alcune persone
«L’attività investigativa, resa difficoltosa per la reticenza di alcune persone che avevano assistito all’aggressione, ha permesso di fare luce sulla vicenda e di raccogliere gravi indizi sui vari ruoli assunti dagli autori». È quanto hanno tenuto a precisare i Carabinieri in una nota stampa.
Nell’ordinanza si legge che una persona, riferendo quanto di sua conoscenza sull’accaduto, ha confidato: «Nessuno verrà mai a dire nulla in Caserma, la gente è terrorizzata».