Il controllo della ‘Ndrangheta delle cosche Libri, De Stefano e Tegano nel reggino si allenta: 28 Arresti
Nella mattinata di oggi, 11 ottobre, è stata eseguita l’Operazione Atto Quarto, condotta dalla Polizia di Stato su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sotto la guida del Procuratore Giovanni Bombardieri. Questa operazione ha portato all’arresto di 28 individui, di cui 23 sono stati rinchiusi in carcere e 5 sono agli arresti domiciliari. Gli arrestati sono indagati per una serie di gravi reati, tra cui associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, traffico di droga e altri reati.
L’indagine, denominata Atto Quarto, è il proseguimento di una serie di precedenti operazioni investigative, tra cui Theorema, Roccaforte, Libro Nero e Malefix, che hanno gradualmente smantellato le attività criminali delle famiglie mafiose Libri, De Stefano e Tegano. Le nuove acquisizioni investigative, comprese intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, oltre alle dichiarazioni di un imprenditore vittima di estorsione, hanno rivelato l’operatività continua della cosca Libri non solo nel quartiere di Cannavò e nelle aree circostanti, ma anche in altre zone di Reggio Calabria, comprese Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio, e nelle frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana. In queste aree, la cosca Libri ha stabilito accordi di spartizione del territorio con le famiglie De Stefano e Tegano.
L’indagine ha anche evidenziato che nonostante la detenzione del capo della cosca Libri, Antonio, la sua influenza criminale persiste, con Edoardo Mangiola, il capo del locale di Spirito Santo, che continua a dare istruzioni attraverso telefoni cellulari nascosti nelle carceri. Questo è stato fatto in collaborazione con suo figlio Beniamino e altri complici di fiducia come Francesco Palmisano, Domenico Siclari, Caterina Belfiore ed Ernesto Barbaro. Con l’arresto di Antonio Libri, la reggenza della cosca è passata a Antonino Votano, capo della ndrina di Vinco e Pavigliana.
L’indagine ha inoltre rivelato l’operatività di una branca della cosca Libri a San Cristoforo, un’area limitrofa a Spirito Santo, guidata da Filippo Dotta, responsabile della gestione delle attività estorsive. Nella stessa area, Claudio Bianchetti, un fedele collaboratore della cosca, si è relazionato costantemente con il capo Votano Antonino dopo essere stato rilasciato.
Nelle frazioni preaspromontane di Terreti, Straorino ed Ortì, la cosca Libri opera in sinergia con la cosca Morabito, noti come “i Grilli”, attraverso i complici Carmelo Serafino e Pietro Danilo Serafino.
L’indagine ha inoltre rivelato che la cosca Libri ha stabilito solidi legami con altre organizzazioni ndranghetiste, sia nel mandamento tirrenico che in quello ionico.
Oltre all’associazione mafiosa, alcune delle persone coinvolte sono accusate di estorsioni ai danni di imprenditori impegnati in lavori e appalti nelle aree controllate dalla cosca. Alcuni imprenditori sono a loro volta accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, poiché avrebbero fornito denaro e assunto personale segnalato dalla cosca in cambio di protezione e aiuto nell’ottenere contratti di lavoro.
Infine, l’indagine ha rivelato il coinvolgimento di Edoardo Mangiola nel traffico di cocaina mentre era ancora detenuto, organizzando l’acquisto di droga attraverso il figlio Beniamino. La cocaina è stata successivamente distribuita con la collaborazione di Sebastiano Di Mauro e Domenico Siclari.
L’operazione Atto Quarto è stata eseguita con il supporto di varie unità della Polizia di Stato in diverse città italiane, dimostrando il duro colpo inferto alla Ndrangheta e il costante impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine organizzato.