Prezzi internazionali in aumento del 40% per il prossimo inverno, con possibili aumenti del 20% anche nelle tariffe del gas
Nella settimana dal 21 al 27 agosto, i prezzi dell’energia elettrica sui mercati internazionali hanno registrato un notevole aumento, raggiungendo quota 138 euro al megawattora (MWh). Questo incremento del 29,9% rispetto alla settimana precedente sta per avere delle ripercussioni significative sulle bollette delle famiglie italiane.
Secondo le stime di Nomisma Energia, a partire dal primo ottobre le famiglie italiane potrebbero affrontare un aumento delle bollette elettriche compreso tra il 7% e il 10%. La principale causa di questo rialzo è il marcato aumento dei prezzi del gas naturale, il quale ha un impatto rilevante sulla produzione di energia elettrica in Italia, che dipende per il 50% da questa fonte energetica. Nei recenti periodi, il prezzo del gas è salito oltre i 30 euro per megawattora, con la prospettiva di ulteriori incrementi in vista dell’inverno.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) provvederà all’aggiornamento delle tariffe elettriche per l’ultimo trimestre del 2023 all’inizio di settembre. Tale aggiornamento sarà basato sul prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun) registrato dal Gestore dei mercati elettrici (Gme). Nel dettaglio, il prezzo Pun ha oscillato tra i 136,25 euro al MWh nella zona nord e i 144,16 euro al MWh in Sicilia.
Davide Tabarelli, il presidente di Nomisma Energia, ha commentato che “se i prezzi rimarranno su questi livelli, è inevitabile che si riflettano in un aumento delle prossime bollette elettriche”. Tabarelli ha inoltre sottolineato che “le proiezioni per il prossimo inverno indicano prezzi internazionali che superano del 40% quelli attuali e, se si materializzassero, le tariffe del gas per l’inverno potrebbero addirittura risultare superiori del 20% rispetto ai livelli attuali”.
Un anno fa, l’Europa aveva toccato un record storico per il prezzo del gas, raggiungendo i 340 euro al MWh a causa delle tensioni in Ucraina. Da allora, il continente ha lavorato per ridurre la sua dipendenza dalle forniture russe. Attualmente, il futuro del metano con consegna a settembre ha chiuso a 35 euro al MWh sul mercato di Amsterdam, che rappresenta un punto di riferimento per l’intera Europa.
In conclusione, l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica sui mercati internazionali sta avendo un impatto tangibile sulle prospettive delle bollette delle famiglie italiane. L’interconnessione tra i prezzi del gas e della produzione elettrica rende importante monitorare da vicino l’evoluzione del mercato energetico nei prossimi mesi.