La benzina sale a 1,8 euro al litro: rincari ingiustificati, proteste di consumatori e benzinai contro Enilive e governo
Il 2025 è iniziato con una sgradita sorpresa per gli automobilisti italiani: il prezzo della benzina ha raggiunto quota 1,8 euro al litro, segnando un aumento di 3 centesimi rispetto a fine 2024. L’incremento, attribuito ai costi di miscelazione dei biocarburanti, ha acceso il dibattito tra associazioni di consumatori, benzinai e politica, riaccendendo i riflettori su un tema di grande impatto sociale.
Il Codacons, tra le associazioni più attive nella tutela dei consumatori, ha denunciato l’aumento come “ingiustificato”, evidenziando che le quotazioni del petrolio sono rimaste sostanzialmente stabili. Il Brent, infatti, ha registrato solo un incremento del 4% rispetto ai livelli di dicembre, un dato insufficiente – secondo l’associazione – per spiegare i rincari alla pompa.
“Questi aumenti ricadono pesantemente sui consumatori finali,” avverte il Codacons, “con effetti a cascata sui costi di trasporto e sui prezzi delle merci.”
Le federazioni dei benzinai, Faib Confesercenti e Fegica, puntano il dito contro Enilive, accusata di aver alzato i prezzi di 3 centesimi al litro nel periodo festivo, tra Natale e Capodanno, senza fornire giustificazioni plausibili. Oltre agli aumenti, molti distributori a marchio Eni si sono ritrovati senza carburante, generando disagi per gli automobilisti e perdite economiche per le piccole imprese di gestione.
La preoccupazione è che questi aumenti possano essere il preludio a ulteriori rincari speculativi. Il Codacons teme che anche le bollette di luce e gas possano subire impennate, aggravando ulteriormente il carico economico delle famiglie italiane già provate dall’inflazione.
La deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli, ha attaccato il governo Meloni per non aver mantenuto la promessa di abolire le accise sui carburanti, una misura che avrebbe potuto contenere i prezzi alla pompa. “Per il terzo anno consecutivo iniziamo l’anno con aumenti significativi dei carburanti,” ha dichiarato, accusando l’esecutivo di non affrontare adeguatamente la questione.
Con l’aumento dei prezzi energetici e dei carburanti, il 2025 rischia di rivelarsi un anno particolarmente oneroso per le famiglie italiane. Le associazioni di categoria chiedono interventi tempestivi per arginare i rincari e garantire una maggiore trasparenza sui prezzi.
Nel frattempo, gli automobilisti si trovano a fare i conti con un nuovo salasso che rende sempre più costoso l’utilizzo del mezzo privato, mentre sullo sfondo si profila un inevitabile impatto sui costi di beni e servizi essenziali.
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