«In relazione alle notizie recentemente apparse in merito sugli organi di informazione, la Prefettura di Vibo Valentia conferma l’attenzione esistente sulla situazione relativa alla sicurezza della famiglia di Matteo Vinci, vittima dell’efferato attentato perpetrato nel 2018, sin dall’indomani del tragico evento». Questo il contenuto di una nota stampa diramata alla stampa a firma del capo di gabinetto della Prefettura di Vibo Valentia, Roberto Micucci.
Prosegue la nota: «A tale riguardo, anche oggi si è tenuta presso la Prefettura di Vibo Valentia una riunione di Coordinamento delle forze di polizia, presieduta dal prefetto Roberta Lulli, alla quale ha preso parte il dr. Nicola Gratteri, procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro» .
Matteo Vinci, fu ucciso da una bomba in auto il 6 aprile. Aveva avuto problemi di confine con la famiglia dei Mancuso.
Durante lo scoppio rimase ferito gravemente anche il padre della vittima, Francesco, tuttora ricoverato nel Centro grandi ustionati di Palermo.
Secondo la Dda di Catanzaro, la potente famiglia di ‘ndrangheta puntava a far cedere la famiglia della vittima, i Vinci-Scarpulla, alle loro richieste.
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