Benzina alle stelle in Calabria: una sfida per le famiglie e le imprese
La regione della Calabria, nota per i suoi record negativi in diversi ambiti, non fa eccezione nemmeno quando si parla di prezzi elevati della benzina. Secondo dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, elaborati da Codacons, il primato del prezzo più alto spetta a un distributore situato lungo la Strada statale 19, nel Comune di San Pietro Apostolo, provincia di Catanzaro, dove il prezzo della benzina ha superato la soglia dei due euro e mezzo al litro, con il diesel a qualche centesimo al di sotto, fissato a 2,449 euro. Si tratta di una differenza di quasi mezzo euro rispetto al prezzo più basso registrato in Italia, che si trova nella regione del Molise, dove il costo della benzina è di 2,069 euro al litro, mentre il diesel è a 2,119 euro.
Questa situazione ha suscitato preoccupazione e disagio tra i cittadini calabresi, costretti a fare i conti con costi elevati per gli spostamenti quotidiani e le attività lavorative. L’incontro a Palazzo Chigi tra le rappresentanze sindacali dei benzinai e il Governo ha portato a un congelamento dello sciopero previsto per il 25 e 26 gennaio, segnando un primo passo verso una possibile revoca definitiva del protesta.
Il Governo, al fine di affrontare la questione, ha promesso di avviare un confronto con il settore dei benzinai attraverso un tavolo tecnico, programmato per martedì 17. Al momento, il Governo ha anche sospeso il giudizio sul decreto legge in attesa della sua pubblicazione ufficiale.
Le organizzazioni dei benzinai, rappresentate da Faib, Fegica e Figisc/Anisa, hanno accolto con favore il chiarimento ottenuto dal Governo, il quale ha riconosciuto che i gestori non hanno alcuna responsabilità nell’aumento dei prezzi e nelle presunte speculazioni. Pertanto, le polemiche riguardanti la categoria sono state chiarite e risolte.
Nella nota congiunta rilasciata dopo l’incontro a Palazzo Chigi, le organizzazioni dei benzinai hanno sottolineato l’importanza di un percorso che possa contribuire a rivalutare lo sciopero proclamato per fine mese, che al momento è stato congelato in attesa dell’esame del testo del decreto. Le organizzazioni sono ora orientate a lavorare seriamente per migliorare l’efficienza e la legalità della rete di distribuzione carburanti, affrontando sia le questioni contingenti che quelle prospettiche.
Il presidente della Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto, ha espresso soddisfazione per l’incontro, riconoscendo che il Governo ha ascoltato le richieste della categoria. Sperduto ha sottolineato che il tavolo tecnico, previsto a breve, sarà dedicato a tutti i temi emergenziali del settore.
All’incontro hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e i ministri proponenti del decreto legge riguardante il settore, ovvero Adolfo Urso per il dicastero delle Imprese e del Made in Italy, e Giancarlo Giorgetti per l’Economia e Finanza.
In conclusione, la Calabria si trova a confrontarsi con un difficile primato negativo riguardante il caro-benzina, ma grazie all’impegno delle rappresentanze sindacali dei benzinai e del Governo, si sta cercando di avviare un dialogo costruttivo per trovare soluzioni e migliorare la situazione nel settore. Resta ora da vedere gli sviluppi del tavolo tecnico previsto per affrontare le problematiche emergenziali e cercare di giungere a una soluzione condivisa e vantaggiosa per tutti gli attori coinvolti.