Scattano le misure cautelari: un’ondata di arresti e perquisizioni a Cosenza, sospeso dal servizio un finanziere nell’operazione “Recovery”
COSENZA, 14 MAG 2024 – Un’importante operazione di contrasto alla ‘ndrangheta ha avuto luogo nelle ultime ore a Cosenza. Elicotteri hanno solcato il cielo fin dalle prime ore di questa mattina. Le strade principali della città sono state invase dal suono assordante delle sirene delle auto della polizia. Questa operazione, nota come “Recovery”, orchestrata dalla Dda di Catanzaro, ha portato a una serie di arresti e perquisizioni non solo nella città bruzia, ma anche in altre province calabresi, evidenziando l’ampiezza dell’indagine che ha preso di mira soggetti legati al panorama criminale bruzio e alle sue ramificazioni.
Tra i nomi emersi, spiccano Francesco Patitucci e Roberto Porcaro, entrambi figure di spicco della criminalità cosentina, precedentemente coinvolti nel processo “Reset” in corso presso il tribunale di Cosenza, ospitato nell’aula bunker di Lamezia Terme. Durante l’udienza prevista con l’escussione del pentito Daniele Lamanna, sono stati affrontati i reati contestati agli indagati, che spaziano dall’associazione di tipo ‘ndranghetistico al traffico di sostanze stupefacenti, con aggravanti legate alle modalità e alle finalità mafiose.
La lista degli indagati comprende un vasto spettro di nomi coinvolti in attività criminali di diverso genere. Alcuni sono stati tratti in arresto e condotti in carcere, mentre altri sono stati sottoposti a misure cautelari meno severe, come il domicilio o l’obbligo di firma.
Tra gli indagati, Cosimo Abbruzzese, noto come “Cocchino”, è finito dietro le sbarre insieme a numerosi altri soggetti coinvolti in varie attività criminali. Non tutti sono stati portati in carcere: alcuni si trovano ai domiciliari, mentre altri hanno solo l’obbligo di firma.
Nel corso dell’operazione, è stato anche sospeso dal pubblico servizio il finanziere Enrico Dattis, coinvolto nel vasto blitz interforze condotto nella provincia di Cosenza.
L’azione di questa notte rappresenta un duro colpo per il panorama criminale della regione, ma anche un segnale di fermezza da parte delle autorità nell’affrontare il fenomeno della criminalità organizzata che ancora affligge il territorio.
La Polizia di Stato ha coordinato l’operazione interforze che ha portato a 142 indagati per associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini, condotte con l’impiego di risorse multiple, hanno riguardato un’ampia attività di indagine tradizionale, con servizi sul territorio e acquisizione di testimonianze da collaboratori di giustizia, evidenziando la perdurante operatività delle organizzazioni criminali nell’area cosentina.
Le misure cautelari hanno coinvolto 109 custodie in carcere, 20 arresti domiciliari, 12 obblighi di dimora e 1 misura interdittiva. Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari, mentre le autorità continuano la loro lotta contro il crimine organizzato che continua a minare il tessuto sociale della regione.
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