Imprese e società accusate di generare crediti d’imposta falsi attraverso bonus edilizi mai realizzati, mettendo in luce gravi irregolarità nel sistema di incentivi governativi
La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha intensificato i suoi sforzi nella lotta alle frodi legate ai bonus edilizi, portando alla luce un nuovo scandalo finanziario. Nei recenti controlli condotti, sono emersi crediti d’imposta per un valore di 75 milioni di euro, in aggiunta ai 50 milioni scoperti lo scorso dicembre.
Questi illeciti sono stati scoperti attraverso un’operazione congiunta tra il Nucleo Speciale Tutela Entrate e Repressione Frodi Fiscali della Guardia di Finanza e la “Cabina di Regia” centrale, focalizzata sul contrasto alle frodi legate alla cessione dei crediti d’imposta. Le indagini hanno coinvolto diversi soggetti economici operanti nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone, e Reggio Calabria, nonché altre aree del territorio nazionale.
I soggetti coinvolti hanno manipolato il sistema dei bonus edilizi, inclusi “ecobonus”, “sisma-bonus”, “bonus facciate”, e “bonus ristrutturazioni”, creando crediti d’imposta per lavori edilizi mai effettuati. Questi crediti, generati dalle imprese e dalle società, sono stati successivamente ceduti e monetizzati tramite un complesso sistema di “cessioni a catena” a soggetti economici senza attività reale.
L’operazione, conclusa nel giugno 2024 e continuazione di precedenti controlli avviati a dicembre, ha portato all’identificazione e alla contestazione dei responsabili delle imprese e delle società coinvolte. Sono stati evidenziati crediti d’imposta inesistenti, il cui valore complessivo ammonta a circa 75 milioni di euro. Questa cifra si aggiunge ai circa 50 milioni di euro già contestati lo scorso anno, per un totale di circa 100 milioni di euro oggetto di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, comprensivi di sanzioni e interessi.
Oltre alle frodi fiscali, sono state riscontrate numerose violazioni delle normative tributarie e dichiarative da parte dei soggetti interessati. Questa operazione non solo dimostra l’impegno delle Fiamme Gialle nella lotta agli sprechi di denaro pubblico, ma anche l’importanza di un controllo rigoroso e di un utilizzo trasparente dei fondi nazionali ed europei per sostenere la crescita economica e l’occupazione nel Paese.