Aumento record dei prezzi autunnali di frutta e verdura, trainati dal freddo anomalo e dalla crescente domanda, con rialzi significativi per cachi e clementine
Il freddo si insinua e con esso l’aumento dei prezzi dei prodotti tipici dell’autunno come frutta e verdura, con una media del 20% rispetto all’anno precedente. A far segnare un aumento record è la varietà di cachi, la cui crescita ha raggiunto un sorprendente 30%. Il caldo straordinario di ottobre ha inizialmente rallentato la richiesta di castagne, clementine, mele, pere e melograni, così come cavolfiori e zucche. La situazione è ora in netta evoluzione. Secondo l’ultima edizione della Borsa della Spesa, pubblicata questa settimana da Bmti, la Borsa merci telematica italiana, in collaborazione con Italmercati e Unioncamere, l’aumento costante dei costi di produzione e del packaging ha contribuito a pesare sui prodotti autunnali.
Le temperature più basse hanno portato ad un incremento del livello di dolcezza della frutta, migliorando in generale la loro qualità. Questo è particolarmente evidente nei cachi, che stanno riscontrando un notevole successo quest’anno. I listini all’ingrosso sono cresciuti del 30% rispetto all’anno scorso, con un prezzo medio intorno a 1,70/1,80 euro al chilogrammo.
La campagna delle clementine provenienti dalla Calabria e dalla Basilicata è appena iniziata, generando un aumento della domanda nonostante la qualità non sia ancora ottimale. Nei mercati nazionali, i prezzi per la pezzatura media variano da 1,80 a 2 euro al chilogrammo, registrando una diminuzione del 20% rispetto alla settimana precedente, grazie all’incremento della campagna. Anche il consumo di castagne è in aumento nonostante un rincaro del 15% rispetto all’anno scorso. Le temperature insolitamente calde hanno favorito la maturazione della frutta, garantendo una buona qualità, soprattutto per il calibro medio-piccolo.
La campagna delle mele prosegue regolarmente, con prezzi compresi tra 1,50 e 1,70 euro al chilogrammo. Le gelate della scorsa primavera hanno danneggiato significativamente la produzione di pere, che quest’anno sono scarse sul mercato nazionale. Questa scarsa disponibilità ha portato ad un aumento dei prezzi delle pere Abate, che ora vanno da 2,50 a 3 euro al chilogrammo per la pezzatura più piccola.
La campagna per le zucche si sta svolgendo positivamente, con un’ottima qualità del prodotto e una forte domanda, soprattutto per le varietà Lunga Violina e Tonda Delica, i cui prezzi variano rispettivamente da 0,80 a 1 euro al chilogrammo e da 1,20 a 1,40 euro al chilogrammo.
Al momento, gli ortaggi di stagione sono convenienti, con un’ampia disponibilità e una buona qualità sul mercato. Il cavolfiore bianco, ad esempio, si attesta tra 1,20 e 1,40 euro al chilogrammo, con un aumento del 25% rispetto al 2022. Gli spinaci si aggirano tra 1,50 e 1,70 euro al chilogrammo, mentre le indivie hanno prezzi intorno ai 2,50 euro al chilogrammo. Sebbene finora non siano stati riscontrati problemi significativi legati al maltempo, bisognerà monitorare gli effetti delle forti piogge degli ultimi giorni.
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