Notte di paura per i cittadini di Pozzuoli, numerose le segnalazioni alla sala operativa dei Vigili del Fuoco, ma nessun ferito
Un intenso sciame sismico ha colpito l’area dei Campi Flegrei nelle ultime 24 ore, culminando in un terremoto di magnitudo 4.4, il più forte registrato negli ultimi 40 anni. Dalle 19:51 di ieri sera fino alle 00:31 di oggi, si sono verificate oltre 150 scosse. Numerose le segnalazioni alla sala operativa dei Vigili del Fuoco per crepe negli edifici e caduta di cornicioni, ma fortunatamente non si registrano feriti.
A Pozzuoli, molti cittadini hanno trascorso la notte all’aperto per precauzione. Alcuni si sono rifugiati nelle proprie auto, parcheggiate lontano dagli edifici, mentre altri hanno trovato riparo nelle due tendopoli allestite rapidamente dalla Protezione Civile nella zona del porto e lungo il lungomare Pertini. L’assenza di bagni chimici ha creato disagi, ma la loro installazione è avvenuta in mattinata. La notte è stata comunque difficile: il freddo e la paura hanno mantenuto molti svegli, alcuni dei quali hanno passato il tempo giocando a carte o ascoltando la radio in cerca di aggiornamenti.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha confermato che l’epicentro del sisma principale è stato individuato nella Solfatara. Nonostante l’intensità dell’evento, l’Ingv ha rassicurato che non ci sono variazioni significative nei parametri di monitoraggio. La velocità di sollevamento del suolo rimane stabile a 2 cm/mese, senza anomalie nelle deformazioni orizzontali o locali. Per confronto, durante la crisi bradisismica del 1982-84, il sollevamento raggiunse i 9 cm al mese, con oltre 1300 terremoti mensili, mentre nell’ultimo mese ne sono stati registrati circa 450.
I parametri geochimici non mostrano cambiamenti rilevanti, eccetto l’incremento di temperatura e pressione tipico del sistema idrotermale. Tuttavia, l’Ingv ha avvertito che la sismicità non è prevedibile, quindi non si esclude la possibilità di ulteriori scosse di energia simile.
L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv continua le attività di monitoraggio ordinario e straordinario per rilevare eventuali variazioni nei parametri di controllo e comprendere meglio l’attuale fenomeno. Le strutture dedicate al monitoraggio della caldera dei Campi Flegrei sono operative 24 ore su 24, con misurazioni e campionamenti previsti in vari siti della caldera.
L’Ingv, tramite la sua sezione di Napoli Osservatorio Vesuviano, mantiene un costante collegamento con la Protezione Civile nazionale e regionale, i Comuni interessati e le altre Autorità competenti per garantire la sicurezza e l’informazione tempestiva alla popolazione.
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