In questo periodo, la parola più abusata è sicuramente “assembramento”. Ci sarebbe da chiedersi: chi controlla il controllore? La notizia sembra creata da un giornale satirico eppure la realtà spesso supera la fantasia, come in questo caso.
A Corigliano – Rossano, in provincia di Cosenza, un gruppo di poliziotti si ritrova in un bar del posto insieme a un dirigente della sanità locale per degustare un caffè. Due carabinieri in servizio notano la “riunione in divisa” all’interno dell’esercizio commerciale e sanziona i trasgressori facendo scattare la multa per i colleghi poliziotti, regolarmente in abito d’ordinanza e peraltro senza mascherina.
Multato anche il dirigente della sanità che stava prendendo il caffè insieme ai poliziotti del commissariato cittadino e disposta anche la chiusura del bar. Sicuramente, al proprietario del bar non è andata bene, visto i tempi di crisi dovuta alla pandemia. Ma le regole imposte sono queste sebbene creino non pochi disagi.
Un assembramento che ha creato un’eco oltre i confini regionali
La notizia è stata riportata anche dai media nazionali vista la particolarità della situazione, che suscita ilarità.
E a proposito del Bel Paese, a partire da oggi – 26 aprile 2021 – la maggior parte delle regioni italiane è in fascia gialla. La Calabria resta invece arancione con alcune zone rosse. Non sono poche le notizie di multe per aver violato le regole anti Covid: una di queste è proprio il divieto di assembramento e l’uso della mascherina.
Per quanto riguarda la ristorazione: «È consentita – come riporta l’ordinanza regionale n. 28 – la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3 l’asporto resta consentito esclusivamente fino alle ore 18».