Continua, da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, l’azione di contrasto al crimine attraverso l’acquisizione al patrimonio dello Stato delle ricchezze accumulate da coloro che vivono dei proventi di attività illecite, spesso, anche a prezzo di efferati delitti.
Nei giorni scorsi, infatti, le Fiamme Gialle di Lamezia Terme, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo nei confronti di F.G., noto soggetto pregiudicato originario del reggino, ma residente nella città lametina.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione Seconda Penale, su conforme richiesta dell’ufficio di Procura lametino, sulla base delle indagini svolte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, che hanno consentito di mettere in luce la pericolosità sociale del soggetto, e la dedizione dello stesso al compimento di gravi reati, dei cui proventi egli ed i suoi familiari hanno vissuto abitualmente, in modo agiato,
per anni.
I Finanzieri, per poter dimostrare l’illiceità del patrimonio realizzato dal soggetto destinatario del provvedimento, hanno dovuto ricostruire la posizione reddituale del medesimo e dei suoi familiari conviventi, a far data dal 1979, al fine di determinare la sperequazione esistente tra le entrate legittime e le disponibilità patrimoniali accumulate.
I mirati accertamenti di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle, pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria, hanno infatti dimostrato che i beni nella disponibilità del proposto sono di valore del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita da questi mantenuto nel tempo.
Le indagini patrimoniali condotte dalla Guardia di Finanza lametina hanno difatti fornito alla magistratura un solido quadro indiziario per disporre il sequestro dei cespiti patrimoniali, la cui origine è da ricondursi ai proventi di attività illecite o, comunque, ingiustificati nel loro possesso.
Nello specifico, la misura ablatoria eseguita ha riguardato beni mobili ed immobili la cui stima si attesta per un valore complessivo di circa 335.000,00 euro.
Tra questi, una villa con terreno circostante, ubicata nella periferia sud della città, e due autoveicoli, oltre alle disponibilità finanziarie appostate su depositi bancari.
Le investigazioni condotte dal Gruppo di Lamezia rientrano nell’ambito della strategica attività della Guardia di finanza volta ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla cd. “criminalità da profitto”, ovvero da coloro che vivono di traffici delittuosi o traggono il proprio reddito dai proventi dell’attività criminale e dalla sistematica inosservanza delle norme.