Catanzaro, discarica Alli: sarà ampliata, ma di poco

discarica alli

Avrà un ampliamento molto ridotto, addirittura un decimo, rispetto all’ipotizzato milione di metri cubi, il nuovo lotto della discarica controllata di Alli. Un ampliamento che avrà un ridottissimo impatto, ma che consentirà, grazie all’aumento della raccolta differenziata nel Comune Capoluogo e negli altri dell’Ambito Territoriale, un allungamento della vita degli impianti di svariati anni.

E’ questo il principale risultato che emerge dallo studio di fattibilità presentato al sindaco Abramo dai progettisti prof. Claudio Borri, Paolo Sirini e Riccardo Gori dell’Università di Firenze e dal prof. Paolo Calabrò del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Alla riunione hanno partecipato, in rappresentanza della Regione Calabria, la dottoressa Filippone e l’ing. Augruso. Le elaborazioni effettuate e riportate nell’elaborato tengono conto delle richieste di integrazione e modifica (relative principalmente alla merceologia dei rifiuti e agli scenari di raccolta differenziata) espresse successivamente alla presentazione della relazione intermedia avvenuta nel mese di ottobre 2015.

Gli obiettivi dello studio condotto dal Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, sono stati i seguenti: valutare i possibili ampliamenti di volumetria dell’attuale invaso di discarica controllata, così come a suo tempo progettati, evidenziando tutti gli eventuali elementi di criticità connessi alla realizzazione degli stessi;  fornire all’Amministrazione linee guida di supporto alla progettazione degli interventi di ampliamento nel caso di specie, onde assicurare interventi di elevata qualità per gli invasi di futura realizzazione;  valutare l’impatto dell’ampliamento in termini di produzione di biogas e percolato; fornire suggerimenti utili per la progettazione degli impianti e dei sistemi per la gestione delle acque meteoriche.

Ora, acquisito lo studio di fattibilità, si passerà ai successivi passaggi burocratici e procedurali che porteranno alla realizzazione dell’opera.