La Procura della Repubblica di Catanzaro ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 9 persone di Catanzaro. L’accusa è per falsificazione di testamenti di anziani al fine di prendere possesso dei loro contanti e immobili.
L’organizzazione criminale è stata sgominata grazie all’intervento dei Carabinieri e della Polizia coordinati dalla Procura di Catanzaro.
Sia la squadra mobile che i carabinieri hanno lavorato in sinergia con il Reparto Prevenzione Crimine “Calabria” di Vibo Valentia, tra Catanzaro e Gimigliano.
Finora le forze dell’ordine hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare per 9 persone: 2 in carcere e 7 ai domiciliari.
Si ipotizzano, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, truffa, falsità in testamenti, riciclaggio ed auto riciclaggio, accesso abusivo a sistema informatico e corruzione.
Tra gli indagati ci sono nominativi di spicco della comunità catanzarese. C’è anche un avvocato, Elio Raffaele Bruno, e un dipendente di Poste Italiane.
L’organizzazione criminale individuava soggetti deboli, anziani, aventi somme cospicue e immobili dei quali sparivano le documentazioni.
Un erede creato ad hoc risultava nel testamento falso nel quale era nominato un procuratore speciale.
Incassata l’eredità, o per il tentativo di riscuoterla, si aprivano dei conti correnti intestati ai criminali o a società, false o vere, per far passare le somme illecitamente sottratte.
Coinvolto anche un dipendente di Poste Italiane che accedeva illecitamente ai sistemi telematici interni. Il suo compito era quello di individuare soggetti deboli, magari con parenti lontani.
In totale, sarebbero stati sottratti illecitamente oltre un milione e mezzo di euro.